Cronaca locale

La città dei quindici minuti di Gualtieri è sempre più lenta

Il progetto del sindaco Gualtieri, "Roma città dei quindici minuti", procede decisamente al rilento. Da quando il primo cittadino si è insediato si susseguono solo conferenze stampa. Se tutto andrà bene i lavori inizieranno nel 2024

Roma, la città dei quindici minuti di Gualtieri è sempre più lenta

Sono quindici, uno per ogni municipio, i progetti ideati per trasformare Roma nella città dei quindici minuti. Sono stati presentati ieri mattina al Macro dal sindaco Gualtieri e dagli assessori alla partecipazione e all'urbanistica.

A dire la verità, questi progetti erano stati già presentati lo scorso settembre in Campidoglio, precisamente nella sala delle bandiere. Sempre Gualtieri e l'assessore Maurizio Veloccia parlavano di progetti necessari per riuscire a "ricucire Roma dalle periferie al centro". E che questo è un grande piano di "rigenerazione urbana" utile per "attenuare la differenza tra centro e periferia". In sei mesi, però, non è stato realizzato nulla tranne che un'altra conferenza stampa. Lo scorso settembre era avvenuta la presentazione. Ieri, invece, dopo mezzo anno di elaborazione, ciò che era stato presentato a settembre è stato messo per iscritto. "L'investimento è di un milione e mezzo di euro per Municipio", cifra che secondo il sindaco, riporta Romatoday, dà la possibilità "di realizzare alcune opere del Masterplan, con l'idea di reperire risorse aggiuntive per completarli".

Sempre Gualtieri, in merito al progetto, spiega: "Parliamo di quartieri, alcuni, densamente popolati che hanno fratture, cicatrici del tessuto urbano, assenza di servizi di verde, impatto dei mutamenti climatici, scarsi spazi pubblici accessibili per la socializzazione. La sfida è fare leva sulle opportunità e risolvere le criticità in una visione complessiva di prossimità. I progetti cubano una superficie e quantità di persone ampia, dove ciascuno di essi diventa un modello di confronto orizzontale".

Cosa non convince

Il totale, perciò, è di 22,5 milioni di euro distribuiti equamente per 15 progetti in 15 municipi. Una cifra senza alcun dubbio irrisoria e che fa rischiare che tra altri 6 mesi l'unica cosa nuova sarà un'altra conferenza stampa del sindaco. Eppure, Gualtieri è stato eletto a ottobre 2021. A metà dicembre dello stesso anno stono state approvate le linee guida della sua città dei 15 minuti di cui tanto aveva parlato durante la campagna elettorale. Sono passati quasi due anni e a riguardo ci sono state state solo conferenze in cui si parla di questo programma come di "15 ambiti impegnativi e sfidanti". Senza dimenticare che l'obiettivo è riuscire ad aprire "i cantieri a inizio 2024". Questo significa che prima di almeno 10 mesi gli operai non inizieranno i lavori.

Inoltre, tornando sulle cifre, è abbastanza surreale che per una cifra così piccola vengano programmati 15 progetti e che per ognuno di questi venga stanziato 1,5 milioni di euro. Se l'obiettivo è risolvere parte dei problemi delle periferie e migliorare la condizione dei "quartieri densamente popolati che hanno fratture e cicatrici", forse, allora sarebbe stato più intelligente realizzare meno progetti e concentrarli nelle zone dove magari non passa neanche il servizio di trasporto pubblico o i camionicini dell'Ama per l'immondizia.

Roma non vive il suo periodo migliore e di certo questo accade da prima dell'insediamento della giunta Gualtieri. Allo stesso tempo, però, viene chiesto al sindaco dai cittadini che le risorse a disposizione, poche, vengano utiizzate intervenendo prima sulla emergenze, tante.

E che non passino anni tra conferenze stampa e inizio dei lavori.

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