La stanchezza e la stima di una moglie

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La stanchezza e la stima di una moglie
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Cara Valeria, non so come dire a mia moglie che non ho più voglia di lavorare. L’ho fatto per entusiasmo per tutta la vita, ho avuto grandi soddisfazioni, parecchi soldi e, soprattutto per un certo periodo, un considerevole potere. Non pensavo mi interessasse ma devo dire che l’ho gestito sentendomi completamente a mio agio e credo, senza modestia ma con coscienza, di esserne stato all’altezza. Ora è cambiato il mercato, è cambiato l’ambiente e credo di essere cambiato anch’io. In questi anni ho guadagnato abbastanza da potermi serenamente permettere una scelta di questo tipo ma temo che mia moglie possa perdere stima nei miei confronti. È una compagna meravigliosa da tutta la vita ma mi ha sempre visto lavorare e occupare una certa posizione sociale, ho paura che potrebbe iniziare a vedermi sotto un’altra luce se le confessassi che oggi ho solo voglia di starmene tranquillo, di passare del tempo in campagna, magari viaggiare, godermi i nostri nipoti e i nostri cani. Non penso assolutamente che mia moglie sia stata accanto a me per i motivi sbagliati, intendiamoci. Ma credo di sapere che cosa ho sempre rappresentato per lei: una sicurezza e un appoggio. Proprio come suo padre che le è venuto a mancare troppo presto e che è stato un importante imprenditore. L’ultima delle cose che vorrei è diventare un uomo che non stima e sul quale non può più pensare di poter contare.
Carlo d.B.

Caro Carlo, è ammirevole che lei si sia dato tanto da fare, nella vita, per far sì che sua moglie si sentisse al sicuro e non si trovasse a dover rimpiangere il suo gagliardo padre. E da come racconta di essersi trovato nel ruolo che è andato a prendersi per questo scopo direi che non si è neppure trattato di un sacrificio contro natura. Lo diventerebbe ora, però, se non si sentisse libero di fare ciò che ha voglia di fare. Essere all’altezza delle aspettative del prossimo è molto gratificante fino a quando non diventa un giogo. Si è meritato il suo momento, Carlo. Vada a prenderselo senza remore. Si goda i viaggi, i nipoti, i cani, la campagna. Ha assolto a tutto mettendo la sua famiglia al sicuro economicamente e non solo.

È stato l’uomo che sua moglie si aspettava che fosse e scommetto che non avrà nulla da eccepire e anzi sarà felice di godersi finalmente voi due. In caso contrario, sarebbe lei a non essere all’altezza della donna che ha sposato.

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