Roma, abusata dal fidanzato per mesi: "Se mi lasci, ti butto dentro le cave"

Una ragazza di 26 anni ha subito diverse violenze e soprusi da parte del fidanzato, durante la loro relazione. Il giovane aveva minacciato di fare del male a lei e alla sua famiglia

Roma, abusata dal fidanzato per mesi: "Se mi lasci, ti butto dentro le cave"
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A Guidonia, provincia di Roma, una ragazza 26enne per più di due mesi è stata seviziata e maltrattata dal fidanzato di 21 anni, il quale l’aveva minacciata di morte e di nascondere il suo cadavere nelle cave se lei lo avesse lasciato. Il ragazzo, originario di Tivoli, era riuscito a esercitare una forma di controllo possessivo e manipolatorio nei confronti della fidanzata, vantandosi di appartenere alla criminalità organizzata e di avere dei contatti “pericolosi” a cui aveva già fornito tutte le informazioni su di lei e sulla sua famiglia.

Dopo l’ennesimo appuntamento, in cui il giovane aveva picchiato senza pietà la ragazza, provocandole diversi lividi, quest’ultima è riuscita a trovare il coraggio di denunciarlo, dopo aver raccontato tutto ai suoi genitori. Il 21enne è stato arrestato dai poliziotti di Tivoli con le accuse di violenza sessuale, lesioni personali aggravate e atti persecutori.

L’incubo e la violenza

Due giovani, 26 anni lei e 21 anni lui, entrambi originari della provincia di Roma, hanno avuto una relazione sentimentale che è durata due mesi e mezzo durante periodo estivo. Dopo le prime settimane, l’idillio tra i due si è sgretolato molto rapidamente in quanto il fidanzato si era rivelato molto geloso, possessivo e aggressivo nei confronti della ragazza. Il 21enne ha dapprima vietato alla giovane di frequentare i suoi amici, specialmente quelli di sesso maschile, senza il suo permesso, per poi imporle anche di non interagire con loro neanche sui social.

Dopo le prime privazioni, il ragazzo ha cominciato a picchiare la ragazza e ad esercitare violenza su di lei. La 26enne aveva compreso di trovarsi in una relazione tossica, così ha cercato di lasciare il fidanzato violento, ma questi le ha confidato di appartenere alla malavita locale e se lei lo avesse lasciato, lui avrebbe detto a "chi di dovere” di uccidere lei e la sua famiglia. Dinanzi a questa minaccia, la ragazza si è sentita del tutto soggiogata al 21enne e inerme di fronte a ogni abuso subito; nei mesi in cui sono stati insieme ha dovuto sopportare ogni tipo di brutalità quali violenze fisiche, sputi sul volto, colpi di bottiglia, lesioni, violenze sessuali, due tentativi di strangolamento e ferimento mediante una lametta. Oltre ad averle inflitto abusi fisici e psicologici, il ragazzo ha rubato alla ragazza il sussidio di disoccupazione, una collana di valore e le aveva anche chiesto di rubare oggetti d’oro ad alcune delle sue amiche.

La fuga e le minacce

Le amiche della 26enne avevano notato che il suo comportamento, durante la relazione amorosa, fosse cambiato e che lei si fosse fatta sempre più fredda con loro. Dopo una certa resistenza, la ragazza ha raccontato alle amiche, non delle violenze subite, bensì di quanto quella relazione la facesse soffrire. Loro, dopo averla ascoltata, hanno spronato la 26enne a lasciare il ragazzo e lei, forte del sostegno, ha organizzato al parco un appuntamento col 21enne per dichiarargli la sua volontà di porre fine alla relazione. il ragazzo, però, si è presentato all’appuntamento con la macchina e ha costretto la fidanzata a salirci per poi portarla in una località isolata nel comune di Guidonia Montecelio dove, ancora una volta, l'ha picchiata con pugni allo stomaco, minacciando di ammazzarla e di buttarla dentro le cave se lei lo avesse lasciato.

Dopo l'aggressione, il ragazzo si è diretto, con la ragazza in macchina, verso casa sua ma, una volta sceso dall’auto, la ragazza è stata pronta a mettere

in moto il veicolo per raggiungere la sua di casa. La giovane ha detto tutta la verità ai suoi genitori, i quali l’hanno portata al pronto soccorso e l’hanno convinta a sporgere denuncia contro il 21enne.

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