Un operaio italiano di 29 anni è morto nel porto di Civitavecchia dopo essere stato travolto da un container che stava trasportando su una delle banchine. Il gravissimo incidente si è verificato nelle prime ore di venerdì 10 febbraio, verso le 8.30. A perdere la vita è stato Alberto Motta, un dipendente della società che gestisce il terminal dei container. Le indagini sono affidate agli agenti della Polmare.
Grido d'allarme dei sindacati
In una nota Carlo Costantini e Marino Masucci, segretari generali della Cisl Roma Capitale Rieti e Fit Cisl Lazio, hanno sottolineato che “sono passati appena 20 giorni, ed è di nuovo tragedia sul lavoro. Anche questa volta a perdere la vita un giovane operaio impegnato, nel porto di Civitavecchia, nelle operazioni di movimentazione al terminal dei container. Le notizie sono ancora frammentarie e la Polizia di frontiera sta effettuando i rilievi per capire la dinamica dell’incidente mortale”. I due sindacalisti hanno poi aggiunto: "Siamo sconcertati, affranti, e non si può continuare a tenere la conta dei morti mentre monta il senso di impotenza e rabbia di fronte a quella che, a tutti gli effetti, è l’emergenza numero uno del mondo del lavoro. Non si può avere vent’anni, avere tutta la gioia della vita davanti e poi, improvvisamente, l’incidente, qualcosa che non va e l’interruttore della vita si spegne. Tragedie che colpiscono giovani alle prime armi come uomini adulti e di esperienza nei cantieri, nei capannoni, sulle impalcature, nelle fabbriche, ovunque. Basta! La sicurezza sul lavoro deve essere la priorità assoluta di questo nuovo anno. Dobbiamo mettere finalmente un punto a questa lunga scia di sangue che si porta via vite innocenti. Alla famiglia di questo giovane facciamo le nostre condoglianze e ai colleghi diciamo: vi siamo vicini".
Costantini e Masucci hanno infine chiesto un incontro con le istituzioni al fine di raggiungere una strategia comune per aumentare i controlli, incentivare la formazione nelle aziende e sanzionare chi non la effettua. Hanno infatti precisato che la formazione è un tassello fondamentale per rendere tutti i lavoratori, dal primo appena assunto all'ultimo che sta per andare in pensione, consapevoli dei rischi del proprio lavoro.
Indetto uno sciopero
In una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, e Armando Valiani, segretario regionale Ugl Lazio, hanno ricordato che "le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Inail nel 2022 sono state 1.090. Numeri agghiaccianti che non possono essere tollerati". Secondo quanto appreso dall’Agi i lavoratori del porto di Civitavecchia incroceranno le braccia per 24 ore. "In riferimento al gravissimo infortunio mortale, accaduto questa mattina nel Porto di Civitavecchia presso il Roma Terminal Container, che è costato la vita a un giovane lavoratore, le scriventi Segreterie territoriali comunicano, in base all'art. 49 del vigente CCNL dei lavoratori dei porti, lo sciopero immediato, di 24 ore in segno di lutto per gli aspetti legati alla sicurezza nei luoghi di lavori. Dalle ore 12.00 di OGGI venerdì 10/02/2023 alle ore 12.
00 di sabato 11/02/2023", questo il testo della lettera che Cgil, Cisl, Ugl, Uil, Usb e Fast hanno inviato all'autorità di sistema portuale, al sindaco di Civitavecchia, alla capitaneria di porto, alla polizia di frontiera, alla guardia di finanza, all'agenzia delle dogane e all'assessorato al lavoro della Regione Lazio.
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