Treviso, attirano presunto pedofilo e lo torturano: arrestati tre "giustizieri della notte"

Scene da film horror a Treviso, dove un gruppo di giovani ha rapito e torturato un presunto pedofilo adescato su internet. L'uomo, un 50enne, è stato trovato imbavagliato e frastornato nel pavimento di un casolare

Treviso, attirano presunto pedofilo e lo torturano: arrestati tre "giustizieri della notte"

Un giovane di Treviso, ispirato da una violenta serie tv, ha adescato online un presunto pedofilo di 50 anni facendo finta di essere un minorenne. Al momento dell’incontro svelata la sua reale identità lo ha rapito e picchiato ferocemente all’interno di un casolare. Il ragazzo, un ventenne affetto da disabilità, è finito agli arresti domiciliari insieme ad altri due complici.

La ricostruzione degli investigatori

Secondo gli investigatori che stanno lavorando sul caso, potrebbero esserci state anche altre vittime. All’interno del telefonino del ventenne sono stati trovati, infatti, diversi numeri di telefono di uomini più grandi, la maggior parte omosessuali. Da settimane i carabinieri di Treviso monitoravano lo stabile in cui l'uomo è stato torturato, dopo aver ricevuto decine di segnalazioni di movimenti sospetti da parte di alcuni abitanti della zona. Diversi giovani erano stati visti nell’ultimo periodo entrare e uscire molto frequentemente, ma nessuno si sarebbe mai immaginato che dentro il casolare venisse tenuto prigioniero un uomo. È stato proprio un controllo delle forze dell’ordine a far emergere l’oscura verità.

Il presunto pedofilo ritrovato imbavagliato per terra

Il presunto pedofilo 50enne è stato trovato dai militari riverso per terra, imbavagliato, legato e tramortito attraverso l’utilizzo di un taser. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine l’uomo sarebbe stato picchiato violentemente e minacciato con dei coltelli. I tre torturatori avevano sottratto alla vittima il bancomat e le chiavi della macchina, per evitare che potesse fuggire.

Torturava per cercare il riscatto sociale

L’organizzatore di questo rapimento da film dell’orrore sarebbe il ventenne del gruppo, affetto dalla sindrome di Crouzon, una rarissima patologia che comporta anomalie facciali. Le malformazioni del giovane potrebbero averlo portato a una forte sensazione di emarginazione sociale. Picchiando e “punendo” dei presunti pedofili il ragazzo probabilmente si sarebbe sentito appagato, ricoprendo il ruolo di macabro giustiziere. Il ventenne per certi versi avrebbe puntato ad una forma malata di “riscatto sociale”. L’obbiettivo del giovane - secondo le forze dell’ordine - era quello di fermare tutti coloro che accettavano online di avere rapporti con ragazzini minorenni.

L’idea di punire i presunti pedofili sarebbe nata dopo aver visto una violenta serie tv americana. Il giustiziere ventenne è finito agli arresti domiciliari, adesso è accusato di sequestro di persona, tentata rapina aggravata e lesioni personali.

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