Cronache

10 giorni di anticiclone "mangia inverno": cosa ci aspetta

Anticiclone sull'Italia per almeno 10 giorni, cieli sereni e nessuna precipitazione. Al Nord è già allarme siccità, ecco la situazione dei fiumi e degli incendi

10 giorni di anticiclone "mangia inverno": cosa ci aspetta

Previsioni confermate: l'anticiclone non darà scampo regalandoci almeno 10-12 giorni di totale stabilità atmosferica con cieli sereni, assenza di vento e fastidiose e durature nebbie sulle grandi pianure settentrionali. L'inverno, ancora una volta, sta per essere messo in naftalina e non è una buona notizia soprattutto per il Nord Italia.

Siccità a oltranza

Come dicono gli esperti, il clou della stagione invernale tornerà anonima da oggi, mercoledì 2 febbraio, fino almeno al fine settimana del 12-13, poi si vedrà. L'allarme siccità arriva dal Piemonte, dove il Po e la Dora Riparia mostrano un aspetto che si era visto soltanto nelle estati più calde e secche: pietre e fondali scoperti e rigagnoli di acqua. Secondo le misure dell'Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) è ridotta a 30 metri cubi al secondo contro i 50,4 di un anno fa, quella della Dora a soli 9,5. La cosa più sconvolgente avviene a valle, dove il Po ha una portata media di 152 metri cubi al secondo (un anno fa erano 547) ma ad agosto erano addirittura 335 metri al secondo.

"Incendi in corso al Nord"

Questi numeri fotografano chiaramente la situazione di allarme che si vive al Nord, anche in altre Regioni, dove non cadrà una goccia d'acqua nemmeno per i prossimi 10 giorni e le Alpi rimarranno senza nuove nevicate. La presenza dell'anticiclone delle Azzorre, infatti, sbarrerà la porta a qualsiasi perturbazione atlantica voglia avvicinarsi al nostro Paese costringendole a salire di latitudine. Sembra incredibile, ma al Nord si registrano alcuni incendi come fossimo in piena estate. "Se durante l'estate i roghi hanno colpito il Sud Italia, le condizioni di siccità e i venti forti di questi giorni stanno rendendo le regioni del Nord maggiormente suscettibili all'innesco degli incendi", ha affermato ad Agi il capo Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Attenzione massima in queste ore in Piemonte, Lombardia e Liguria - aggiunge Curcio - dove il suolo secco, dovuto dall'assenza di precipitazioni, e il vento forte, con raffiche fino a burrasca forte, stanno alimentando numerosi incendi".

Cosa accadrà a metà mese

Come detto, da oggi al 12 febbraio nulla da segnalare se non un innocuo aumento di nubi tra giovedì e sabato sulle regioni tirreniche ma senza piogge degne di note. Alta pressione a oltranza, quindi, significa anche temperature superiori alle medie al Centro-Sud e in quota. Soltanto sulle zone di pianura del nord le nebbie potrebbero parzialmente limitare l'aumento termico. Le ultime emissioni dei modelli matematici propendono per una svolta decisa intorno al 15 febbraio dove un'imponente discesa gelida dal Nord Europa potrebbe mettere radici nel cuore del Mediterraneo riportando un clima pienamente invernale con piogge diffuse, crollo termico e nevicate per alcuni giorni. Come sempre in questi casi, trattandosi di proiezioni, vanno confermate (o smentite) nel corso dei prossimi giorni. L'augurio è che, Madre Natura, ci regali un po' d'acqua per non arrivare alle porte dell'estate già in emergenza.

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