250 morti nel Centro Italia. Si scava ancora tra le macerie

Nuova forte scossa ad Amatrice. Si blocca il lavoro dei vigili del fuoco, Molte vittime sono bambini. 2500 gli sfollati e 264 i feriti

250 morti nel Centro Italia. Si scava ancora tra le macerie

La terra non smette di tremare nelle zone colpite dal devastante terremoto. Una nuova scossa magnitudo 4.5, con epicentro tra Accumoli, nel Reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno è stata registrata dall'Istituto di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) alle 3.17 di questa mattina. La scossa è stata avvertita anche nelle Marche e nel Lazio. Nella notte, sempre secondo i dati pubblicati dall'Ingv, erano state registrate oltre 60 repliche, l'ultima alle 4.22 nella provincia di Ascoli Piceno, magnitudo 2.2. E ancora: alle 5,17 ne è stata registrata una di magnitudo 4.5 nella zona di Rieti a una profondità di 10 chilometri. Nella cittadina di Accumoli si sono avuti nuovi crolli.

Una nuova scossa, di magnitudo 4.3 e alla profondità di 10 chilometri, è stata avvertita intorno alle 14.36 ad Amatrice. Intanto il bilancio delle vittime accertate è di 241, un numero rivisto al ribasso dalla Protezione Civile.

Secondo l'ultimo report della Protezione civile i morti sono 250, ma il sindaco di Amatrice sostiene che sono nel borgo dove è nata la celebre pasta le vittime sono almeno 204. Ancora una volta dopo il terremoto de L'Aquila e quello dell'Emilia si torna a morire di terremoto. Molti - tra cui diversi bambini - sono ancora bloccati sotto le macerie. I comuni più colpiti sono Amatrice, Accumoli, nel reatino, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno.

La Protezione civile ha diffuso i numeri da chiamare in caso di emergenza: contact center della Protezione civile nazionale: 800840840; sala operativa della protezione civile Lazio: 803555; per le donazioni 45500. Lanciato anche l'appello a donare il sangue: l'Avis provinciale di Rieti invita a recarsi all'ospedale San Camillo de Lellis della città.

La Procura di Rieti ha aperto un'inchiesta per disastro colposo a seguito del sisma che ha devastato alcune aree del Reatino e dell'Ascolano. L'indagine è coordinata dal procuratore capo Giusppe Saieva, affiancato dai pm Cristina Cambi, Lorenzo Francia e Rocco Gustavo Maruotti.

L'apertura del fascicolo, spiega all'Adnkronos il procuratore capo di Rieti Giuseppe Saieva, "era indispensabile dovendo provvedere all'identificazione delle salme e al rilascio dei nulla osta per i seppellimenti". Al momento, precisa il procuratore, "non sono stati eseguiti sequestri" e "chiaramente non è stato possibile ancora fare sopralluoghi perché in questo momento sarebbe difficile visto l'andirivieni di mezzi e soccorsi".

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