Rimane incinta grazie a 500 sanguisughe

Nina Evans non poteva più avere i figli perché per i medici erano troppo anziana e poi aveva molti tumori benigni. La donna non ha perso le speranze e con un metodo alternativo è rimasta incinta

Rimane incinta grazie a 500 sanguisughe

I medici le avevano detto che alla sua età non avrebbe più potuto avere figli, ma la donna non si è rassegnata e con un metodo alternativo è rimasta incinta.

Nina Evans ha 50 anni e abita a Londra. Dopo il primogenito, ne desiderava un secondo, ma nonostante cinque anni di impegno non è mai rimasta incinta. I medici, dopo una serie di analisi, le hanno diagnosticato miomi multipli all'interno del suo utero (i miopi sono dei tumori benigni che si sviluppano nell'utero delle donne intorno ai cinquant'anni ndr). I miopi erano tanti e quindi avrebbe dovuto fare un intervento impegnativo. Secondo i medici, Nina non avrebbe più potuto avere figli sia per l'età che per i tumori benigni.

La donna non si è fatta scoraggiare dalle diagnosi degli esperti e ha messo in pratica una tecnica casalinga. Nina, è originaria della Lituania, e nel suo Paese le sanguisughe vengono spesso utilizzate per guarire dalle malattie. La donna, infatti, si è inserita nella vagina 500 sanguisughe per purificare il suo utero. Questi animaletti, oltre a far scomparire i miomi, le hanno prolungato gli orgasmi durante i rapporti sessuali con il marito. La donna ha vissuto per otto mesi con le sanguisughe addosso perché erano terapeutiche.

"I benefici si sono vista già dopo un mese, avevo più energia grazie alle sanguisughe che succhiavano il sangue malato sul mio collo dell'utero" - ha raccontato al The Sun Nina. La donna si sentiva meglio e i rapporti sessuali con il marito erano migliori. Un giorno si è accorta di avere un ritardo, per questo è corsa dai medici e le hanno detto che era incinta. Le sanguisughe avevano fatto il loro lavoro e la donna non ha più potuto stare senza di loro.

Durante il parto gli animaletti le strisciavano sulla schiena perché le riducevano il dolore. Nina ha anche stimolato la produzione di latte con le sanguisughe. Questi animaletti, mentre succhiano il sangue, con la loro saliva rilasciano una serie di sostanze che vanno a stimolare il cervello.

Nina è uno dei primi pionieri femminili che utilizza la terapia delle sanguisughe. La donna, con la sua testimonianza, ha anche aiutato la "British Association of Hirudotherapy "ad ottenere il riconoscimento del governo per poter usare con altri pazienti questa terapia.

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