"Abusivo, non rispettava le norme": chiuso centro islamico a Mestre

A Mestre posti i sigilli ad un negozio che era stato trasformato in modo irregolare in un centro di culto islamico per la comunità del Bangladesh. Per il sindaco la questione non è religiosa ma legata solo al rispetto delle regole

"Abusivo, non rispettava le norme": chiuso centro islamico a Mestre

La Polizia Locale di Venezia, dopo numerosi accertamenti iniziati già nei mesi scorsi, ha posto i sigilli agli spazi affittati dal “Centro culturale Casa dell’orientamento” in via Mestrina, struttura destinata al commercio ma trasformata senza autorizzazioni in un centro islamico per la comunità del Bangladesh.

“Abbiamo chiuso un centro di culto abusivo ma non è una questione di libertà religiosa. Non ci facciamo prendere in giro da nessuno. Come era evidente fino dal principio la struttura non era idonea e si voleva aggirare la legge. Pretendiamo rispetto da tutti” ha affermato il sindaco Luigi Brugnaro.

La vicenda ha inizio lo scorso novembre quando il presidente dell’associazione chiede un cambio di destinazione d’uso dei locali. La richiesta, però, viene rifiutata dallo Sportello edilizia privata sulla base delle norme regionali che impongono un’intesa con il Comune per l’apertura di uno spazio adibito a centro culturale e religioso.

La questione sembrava chiudersi lì ed invece era solo all’inizio. Infatti, cittadini residenti nella zona di via Mestrina avevano segnalato alle autorità competenti che nel negozio erano in corso lavori. A febbraio, a seguito di queste denunce, sono scattati i controlli della polizia municipale; gli agenti, nel corso dell’operazione, hanno accertato la presenza di opere abusive realizzate senza autorizzazioni come la posa di pannelli alti 2,30 metri a parziale copertura delle vetrate e la creazioni di ulteriori 3 locali negli ambienti interni.

Per questo motivo era arrivata la prima ordinanza che imponeva il ripristino dello stato iniziale dell’immobile.

La diffida, inoltrata dal Comune alla Procura della Repubblica, è stata però disattesa tanto che a marzo ne era partita una seconda che dava tre mesi di tempo per la demolizione di tutte le opere realizzate senza permessi.

Ma è stato tutto inutile perché pannelli e locali del centro islamico non erano stati toccati. E così lo scorso giovedì, dopo una terza comunicazione, è scattato l’intervento dei vigili.

“Il provvedimento è rigoroso ma non intende limitare la libertà di culto.

Tutto deve avvenire nel rispetto delle norme e dei cittadini, in via Mestrina sono stati usati locali affittati per uno scopo diverso da quello a cui erano destinati, realizzando opere abusive e creando disagio ai residenti” ha dichiarato l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin.

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