Algerino finisce in cella a due giorni dallo sbarco

Nemmeno il tempo di metter piede in Italia, che l'algerino 24enne è stato arrestato per aver c

Algerino finisce in cella a due giorni dallo sbarco

Ventimiglia - È un algerino da record quello arrestato dagli agenti del commissariato di Ventimiglia. A pensare che è riuscito a finire in carcere, appena due giorni dopo lo sbarco lungo le coste italiane.

E se il buongiorno si vede dal mattino: F.M., 24 anni, ha giusto fatto in tempo a mettere piede nel nostro Paese e a raggiungere il confine con la Francia, per rubare lo smartphone a una giovane zia, seduta nel dehor di un bar. La donna, infatti, aveva appeso la borsa al passeggino, in cui dormiva il nipotino di due anni, quando l’algerino è entrato in azione. Ha allungato la mano, portando via il telefono. Per fortuna il bimbo non si è accorto di nulla, ma la scena non è sfuggita agli occhi degli altri clienti, che hanno subito allertato una pattuglia che si trovava nelle vicinanze, mettendo in fuga il nordafricano, catturato poco dopo dai poliziotti.

L’algerino era riuscito a raggiungere la vicina via Tenda e aveva tentato di dileguarsi lungo il fiume. Nella tasca dei pantaloni aveva il telefono appena rubato.

Gli ultimi sbarchi di magrebini, che si sono registrati lungo le coste del sud della penisola, iniziano a far sentire i propri effetti anche al confine italo francese di Ventimiglia, dove è aumentato il numero di nordafricani in transito verso la Francia. Nel contempo è anche cresciuto il numero di reati legati alla micro criminalità: soprattutto, i furti.

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