Pasqua, causa crisi crollano partenze e pranzi al ristorante

Uno studio di Federalberghi fotografa le feste degli italiani. In calo il numero di quelli che partiranno. Economia turistica come ai tempi del dopoguerra

Pasqua, causa crisi crollano partenze e pranzi al ristorante

Un cimitero di croci nere sulle abitudini pasquali. Una sui weekend lunghi fuori città, una sul pranzo di domenica al ristorante. La Quaresima è finita, ma gli italiani continuano a fare fioretti e non per particolare fede.

Le partenze sono in forte calo, le prenotazioni pure. Federalberghi mette a fuoco una situazione pesante, che parla di un'Italia senza troppi soldi in più da investire in qualche giorno di ferie. L'economia turistica non sta bene: è tornata ai livelli del dopoguerra con solo 8,2 milioni di persone, rispetto ai 9,2 dell'anno scorso, che rusciranno a trascorrere almeno una notte fuori casa per queste feste.

Non tutti, nonostante la crisi, hanno però rinunciato a partire. Qualcuno andrà all'estero (il 12% dei turisti), mentre gli altri si divideranno tra il mare (34%), le località d'arte (25,5%) e la montagna (23%). Tra le persone in partenza, in un weekend pasquale grava anche una situazione meteorologica non particolarmente felice, il low cost - che sia la casa di amici o parenti (28,1%) o un bad & breakfast (6,1%) - va per la maggiore.

style="line-height: 1.538em;">Tra chi rimarrà a casa, quattro persone su cinque festeggieranno in casa, mettendo in tavola menù casalinghi che - stima la Confederazione italiana agricoltori - costeranno sugli 80 euro per famiglia.

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