Coronavirus

Anche il Viminale vuole riaprire i parchi giochi ma si entrerà a turno

Il ministero dell'Interno è d’accordo con la proposta del ministro Elena Bonetti di riaprire i parchi giochi dal 4 maggio. Si andrà incontro alle esigenze dei bambini senza dimenticare la tutela della salute pubblica. Vari sindaci sono già al lavoro per trovare delle soluzioni

Anche il Viminale vuole riaprire i parchi giochi ma si entrerà a turno

Il Viminale è d’accordo con la proposta del ministro Elena Bonetti di riaprire i parchi giochi dal 4 maggio con tutte le precauzioni del caso. Si prevedono ingressi limitati ma si cercherà di andare incontro alle esigenze dei bambini senza dimenticare ovviamente la tutela della salute pubblica. Non sarà facile conciliare i due aspetti e proprio per questo vari sindaci sono già al lavoro per trovare delle soluzioni.

Il ministero dell’Interno

Come riporta La Repubblica, Luciana Lamorgese si è espressa in modo favorevole con l’esponente di Italia Viva. Il ministro dell’Interno è ben consapevole del sacrificio richiesto a moltissime famiglie costrette a rimanere a casa, in molti casi all’interno di abitazioni piccole. Tuttavia Lamorgese ha ribadito la necessità di trovare delle soluzioni per consentire l’uso di luoghi all’aperto da parte dei più piccoli. E tutto questo dovrà svolgersi in sicurezza e con grande senso di responsabilità. “In questa cornice, che ci deve sempre far mantenere un criterio di prudenza soprattutto a tutela dei nonni e degli anziani - ha precisato il ministro -, mi trovo assolutamente d'accordo con la proposta della ministra Elena Bonetti sull'utilizzo contingentato e responsabile di aree pubbliche”.

Occorre ricordare che il Viminale aveva tentato di dare una prima risposta ai bisogni delle famiglie con la circolare del 31 marzo. Era la famosa ora d’aria che era stata interpretata in modo sbagliato come se tutti potessero uscire di casa. Lamorgese ha sottolineato che il documento era stato strumentalizzato ma in realtà intendeva riconoscere una necessità delle famiglie, in seguito alle segnalazioni da parte delle associazioni dei pediatri e di molti genitori.

I sindaci

Nel frattempo i sindaci di varie città stanno studiando come conciliare l’apertura dei parchi e la salute pubblica. A Firenze, Dario Nardella sta identificando uno spazio pubblico per ogni quartiere, che sia monitorato, definito e in grado di rispettare le regole sanitarie. Si entrerà a turno e i bambini sanno distanziati.

Sulla stessa linea d’onda anche il primo cittadino di Torino, Chiara Appedino. L’esponente grillina ha spiegato che il Comune sta progettando delle modalità per consentire ai più piccoli di poter giocare e divertirsi negli spazi pubblici. Stessa cosa a Bologna, dove il sindaco Virginio Merola lancerà un piano per utilizzare i giardini pubblici in sicurezza.

A Palermo, il primo cittadino Leoluca Orlando sta lavorando a un progetto per riaprire i parchi, che prevede prenotazioni e accesso a turno.

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