Il pg di Milano Nunzia Gatto ha chiesto che Fabrizio Corona torni in carcere perché avrebbe violato più volte la legge nell'ambito del programma terapeutico di affidamento in prova.
Tra le contestazioni che gli vengono fatte, l'avere infranto il divieto di avvicinamento ai tossicodipendenti presentandosi nel bosco della droga di Milanio Rogoredo il 10 dicembre scorso. Zona di spacciatori e tossicodipendenti. Stando alla ricostruzione del pg, Corona avrebbe finto in quell'occasione di comprare della droga, assumendo le vesti di "agente provocatore" e istigando a delinquere. La richiesta di revoca dell'affidamento verrà discussa davanti al Tribunale di Sorveglianza in una data ancora da fissarsi.
La notizia è emersa a margine dell'udienza di oggi in cui si è discussa, invece, la richiesta da parte dell'avvocato generale Nunzia Gatto di sospendere provvisoriamente l'ordinanza con cui il Tribunale di Sorveglianza ha confermato nelle settimane scorse l'affidamento in prova all'ex agente dei vip. I giudici si sono riservati di decidere. La richiesta di sospensiva, discussa davanti ai giudici della Sorveglianza (presidente La Rocca) è stata motivata da molteplici violazioni delle norme di legge sull'affidamento terapeutico concesso a Corona per la dipendenza dalla doga.
L'avvocato generale Gatto si è richiamato, tra le altre cose, alla partecipazione al Grande Fratello Vip, senza ottenere il permesso di recarsi a Roma, e alle frasi a suo dire diffamatorie nei confronti della conduttrice del programma Ilary Blasi e del pg Maria Pia Gualtieri che l'ex fotografo aveva accusato di non avere capito nulla nel processo d'appello sui soldi nascosti nel controsoffitto di una sua collaboratrice (nessuna delle due l'ha però querelato). Inoltre, per il magistrato Corona avrebbe più volte disatteso gli orari di rientro a casa e le prescrizioni relative alla sua libertà di movimento fuori dalla Lombardia. Nel mirino anche la violazione delle pene accessorie sulla bancarotta, in particolare il fatto che Corona continuerebbe a essere l'amministratore di fatto delle sue società che formalmente sono intestate alla madre e alla sua collaboratrice. A questo proposito, per l'avvocato generale Corona è colpevole anche di non avere nemmeno risarcito le vittime delle sue bancarotte.
Infine, gli viene addebitato pure di avere incassato 35mila euro non dichiarati per un'ospitata.
Oltre al fronte richiesta di sospensiva e revoca, per Corona, difeso dall'avvocato Antonella Calcaterra, c'è anche il ricorso in Cassazione (anche qui data da fissare e, per questo, Gatto ha proposto la sospensiva) contro la decisione con cui i giudici, il 30 novembre scorso, avevano confermato l'affidamento. Se i giudici dovessero sospendere la richiesta di sospensiva, Corona non tornerebbe in carcere, prospettiva che rischia invece se dovessero venire accolti i ricorsi in Cassazione e la richiesta di revoca.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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