Cronache

Anniversario della Marcia su Roma, in migliaia a Predappio

Forza Nuova intanto torna a chiedere l'abolizione delle Leggi Scelba e Mancino: "Basta con questa Repubblica fondata sull'odio antifascista"

Anniversario della Marcia su Roma, in migliaia a Predappio

Ogni anno è più lontana, ma nel cuore dei nostalgici è sempre viva. Ricorre oggi il novantatreesimo anniversario della Marcia su Roma, l'evento che segnò, nel 1922, la presa di potere del fascismo in Italia.

Domenica scorsa duemila militanti di estrema destra si sono radunati a Predappio, paese natale di Mussolini, per un corteo che è partiuto dalla piazza Sant'Antonio alla volta della tomba del Duce, tra slogan e canti commemorativi con tanto di partecipazione della Fanfara Ettore Muti.

Nel frattempo non si placano le polemiche intorno alla proposta del parlamentare pd Tiziano Arlotti di ampliare la legge Scelba del 1952, estendendo il reato di apologia di fascismo con il divieto di produrre o vendere gadget con simboli che rimandino al Ventennio. Contro questa ipotesi si è scagliata Forza Nuova, che con il responsabile per l'Emilia Romagna Mirco Ottaviani si è detta pronta ad "autodenunciarsi" per questo tipo di reato.

"Oramai - spiega Ottaviani - sono tantissimi gli italiani che non si riconoscono in questa ipoteca antifascista che incombe sulla storia politica del nostro Paese e certi personaggi come il deputato Arlotti se ne devono fare una ragione" prosegue Ottaviani, convinto che "si pretende l'incriminazione di chi la pensa diversamente e tutto questo ridicolo tentativo ne è la palese dimostrazione".

"E' ora di decretare la fine di questa Repubblica antifascista e del clima d'odio che l'ha accompagnata sin dalla sua fondazione - conclude il responsabile di Forza Nuova - e come sosteniamo già dal lontano 1997, anno di fondazione del nostro Movimento, chiediamo l'immediata abrogazione di leggi liberticide quali la Scelba e la Mancino, espressioni di una cultura dominante che tirannicamente impedisce pensiero ed azione, volti alla difesa della Nostra storia, nonché del patrimonio religioso e culturale del nostro paese."

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