Arrestato in Thailandia il cassiere della mafia Vito Roberto Palazzolo

Arrestato, grazie a Facebook, ieri sera all’aeroporto di Bangkok. E' ritenuto il braccio destro economico-finanziario di Totò Riina

Arrestato in Thailandia  il cassiere della mafia  Vito Roberto Palazzolo

La polizia thailandese ha arrestato ieri sera all’aeroporto di Bangkok Vito Roberto Palazzolo, 64 anni originario di Terrasini (Pa), uno dei boss di Cosa nostra.

Palazzolo, latitante da tempo, è stato bloccato grazie ad un’operazione dell’Interpol mentre si preparava a lasciare il Paese ed è tuttora detenuto allo scalo aeroportuale.

Il boss, ritenuto il braccio destro economico-finanziario di Totò Riina, ha vissuto in Sudafrica fin dalla metà degli anni ottanta, sotto l'identità di Robert von Palace Kolbatschenko. Nel marzo 2009 l'Alta Corte in Italia ha confermato la sentenza di 9 anni di carcere del 2006 di collusione con la mafia.

Palazzolo viveva da ricchissimo latitante in Sudafrica. La richiesta di estradizione in Italia era stata bloccata il 19 giugno 2010 dall’alta Corte del Sudafrica. Il governo di Pretoria aveva deciso di "dare esecuzione" alla sentenza italiana, ma il finanziere aveva fatto ricorso. E i giudici avevano accolto le richieste della difesa.

Il boss è stato rintracciato anche grazie a Facebook. A partire dallo scorso gennaio, infatti, il Nucleo investigativo in collaborazione con il Ros ha avviato una serie di indagini, coordinate dalla Dda di Palermo e sviluppatesi attraverso intercettazioni telematiche (profili di Facebook e di altri social network riferibili al latitante e al nucleo familiare) e tramite l’acquisizione di notizie da fonti confidenziali.

Le indagini hanno consentito di documentare il viaggio di Palazzolo in Thailandia, paese

che, a seguito di attivazione da parte del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, ne ha consentito il fermo e la contestuale traduzione in Italia per la consegna alle autorità competenti.

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