Cronache

Bimba molestata dal prete: nel 2013 fu disposto allontanamento da casa

Don Paolo Glaentzer era un'istituzione a Calenzano, mai nessuno si sarebbe aspettato un epilogo simile del suo mandato da sacerdote. La bambina era stata allontanata dalla famiglia nel 2013

Bimba molestata dal prete: nel 2013 fu disposto allontanamento da casa

Il Tribunale dei Minori aveva disposto, nel 2013, l'allontanamento della bambina dal nucleo familiare in seguito alle relazioni dei servizi sociali e la piccola era stata affidata alle cure in una struttura

Una vita difficile quella della bimba molestata da don Paolo Glaentzer, nel 2013 il Tribunale dei Minori l'aveva allontanata dalla famiglia per affidarla alle cure di un centro. La famiglia però aveva fatto ricorso, vincendolo, e nel 2016 era stata nuovamente affidata alla stessa. La decisione del ritorno, che in queste ore sta girando sul web, sta sollevando non poche questione. Infatti, molti sono gli interrogativi a cui si dovrà rispondere. Quel ricorso vinto nel 2016 dalla famiglia, nonostante il Tribunale dei Minori e i servizi sociali fossero fermamente contrari e irremobivili, concesso da un'autorità territoriale competente.

Il sindaco di Calenzano, comune nell'hinterland fiorentino in cui è avvenuto il fatto, ha commentato la vicenda esternando tutti i sentimenti che in questi giorni stanno scuotendo gli animi dei cittadini:"C’è un senso di disagio profondo, pensi che queste cose, che si leggono sui giornali, succedano in altre circostanze e non possano avvenire vicino a te e invece questo episodio terribile è accaduto proprio qui, nel nostro Comune". La vicenda ha infatti turbato profondamente il comune, e lo stesso primo cittadino Alessio Biagioli ha tentato di far capire quanto sia grave la vicenda essendo lo stesso prete coinvolto un membro molto attivo e stimato della comunità:"La situazione è aggravata dal fatto che è coinvolto un sacerdote che rappresenta una istituzione ed è doppiamente grave. Dispiace anche perché era già in pensione e tra poco avrebbe lasciato Calenzano. Siamo totalmente a disposizione degli inquirenti per tutte le informazioni del caso e per fare giustizia. Non conoscevo molto bene don Paolo: era una persona piuttosto schiva che raramente partecipava anche alle attività che abbiano organizzato con la parrocchia. La comunità di Sommaia era invece molto attiva e a loro va tutta la mia solidarietà in questo momento".

La "caccia alle streghe" che generalmente si genera in queste situazioni, specie se la vittima è una bambina di appena dieci anni, aveva posto sul rogo un altro sacerdote, don Paolo Cioni, poi rivelatosi completamente estraneo alla vicenda.

I membri del vicariato di Sesto-Calenzano non hanno commentato la vicenda.

Commenti