Cronache

La benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco: mai più stragi come a Lampedusa

La benedizione Urbi et Orbi: "Basta guerre nel mondo". E si scaglia contro la tratta di esseri umani

La benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco: mai più stragi come a Lampedusa

La prima benedizione natalizia Urbi et Orbi di Papa Francesco è un lungo messaggio di pace e amore rivolto a tutti poveri e diseredati del mondo. Una preghiera che attraversa tutte le terre del globo: quelle devastate dalle guerre e anche gli angoli del pianeta dimenticati, quelli che escono dai telegiornali e scivolono facilmente nell'oblio della memoria. Ma c'è anche l'Italia, nelle parole del Papa. Ci sono le vittime di Lampedusa e la tratta degli uomini "che è un delitto contro l'umanità". Parole che arrivano come sale sulla ferita ancora aperta delle immagini choc giunte dal Cie dell'isola siciliana,

Il Pontefice invita "tutti" ad associarsi al canto degli angeli nella notte di Natale, un canto di pace che, ha spiegato dalla finestra affacciata su piazza San Pietro, "è per ogni uomo e donna che veglia nella notte, che spera in un mondo migliore, che si prende cura degli altri cercando di fare umilmente il proprio dovere". "A questo prima di tutto ci chiama il Natale: - ha rimarcato papa Bergoglio davanti alla piazza gremita - a dare gloria a Dio, perchè è buono, è fedele, è misericordioso"".

"La vera pace - ha detto il Papa - non è un equilibrio tra forze contrarie. Non è una bella facciata, dietro alla quale ci sono contrasti e divisioni. La pace è un impegno di tutti i giorni, ma la pace è artigianale, che si porta avanti a partire dal dono di Dio, dalla sua grazia che ci ha dato in Gesù Cristo. Guardando il Bambino nel presepe, bambino di pace, pensiamo ai bambini che sono le vittime più fragili delle guerre, ma pensiamo anche agli anziani, alle donne maltrattate, ai malati… Le guerre spezzano e feriscono tante vite!".

Il conflitto in Siria, denuncia Bergoglio, ha spezzato "troppe vite", si risparmino "altre sofferenze al popolo", "le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso agli aiuti umanitari". Preghiamo anche con i credenti di altre fedi, per la pace in Siria. Troppe vite, ha detto il Papa, "ne ha spezzate negli ultimi tempi il conflitto in Siria, fomentando odio e vendetta. Continuiamo a pregare il Signore perchè risparmi all'amato popolo siriano nuove sofferenze e le parti in conflitto mettano fine ad ogni violenza e garantiscano l'accesso agli aiuti umanitari".

Ma nell'invocazione del Papa ci sono anche Repubblica centraficana, Sud Sudan, Nigeria. Tanta Africa. "Dona pace - ha detto Francesco - alla Repubblica Centroafricana, spesso dimenticata dagli uomini. Ma tu, Signore, non dimentichi nessuno! E vuoi portare pace anche in quella terra, dilaniata da una spirale di violenza e di miseria, dove tante persone sono senza casa, acqua e cibo, senza il minimo per vivere. Favorisci la concordia nel Sud-Sudan, dove le tensioni attuali hanno già provocato diverse vittime e minacciano la pacifica convivenza di quel giovane Stato". "Tu, Principe della pace, - ha proseguito - converti ovunque il cuore dei violenti perchè depongano le armi e si intraprenda la via del dialogo. Guarda alla Nigeria, lacerata da continui attacchi che non risparmiano gli innocenti e gli indifesi". E poi il conflitto israelo-palestinese: "Benedici la Terra che hai scelto per venire nel mondo e fà giungere a felice esito i negoziati di pace tra Israeliani e Palestinesi. Sana le piaghe - ha aggiunto - dell'amato Iraq, colpito ancora da frequenti attentati".

"Dona speranza e conforto ai profughi e ai rifugiati, - ha invocato il Papa - specie nel Corno d'Africa e in est Repubblica Democratica del Congo". Ha chiesto "accoglienza" per "i migranti" in cerca di dignità , e che "Tragedie come quelle di quest'anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!". "Dona - ha detto papa Francesco - speranza e conforto ai profughi e ai rifugiati, specialmente nel Corno d'Africa e nell'est della Repubblica Democratica del Congo. Fà che i migranti in cerca di una vita dignitosa trovino accoglienza e aiuto. Tragedie come quelle a cui abbiamo assistito quest'anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!".

Subito prima aveva chiesto protezione per i cristiani perseguitati: "Signore della vita proteggi quanti sono perseguitati nel tuo nome".

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