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Bergoglio e Ratzinger insieme "contro" i "nuovi diritti"

Papa Bergoglio e papa Ratzinger hanno scritto due lettere a padre Federico Lombardi in occasione di un simposio girudico. Arriva un secco "no", da parte di entrambi, alla proliferazione indiscriminata dei cosiddetti "nuovi diritti"

Bergoglio e Ratzinger insieme "contro" i "nuovi diritti"

Jorge Mario Bergoglio e Joseph Ratzinger hanno inoltrato due distinte missive a padre Federico Lombardi, ex direttore della Sala Stampa del Vaticano.

In entrambi i testi si può leggere dei rischi rappresentati dall'avanzata dominante dei "nuovi diritti". Papa Francesco e il papa emerito hanno voluto augurare buon lavoro ai partecipanti del simposio internazionale, che è intitolato "Diritti fondamentali e conflitti tra diritti" e che è stato organizzato dalla fondazione intitolata al teologo tedesco.

L'iniziativa si sta svolgendo proprio mentre scriviamo presso l'Università Lumsa, a Roma. L'ex arcivescovo di Buenos Aires, durante la giornata di domani, conferirà il "premio Ratzinger" ai vincitori selezionati per il 2018. Ma il contributo dei "due papi" non si è limitato agli aspetti formali.

Il pontefice argentino, all'interno della sua lettera, ha voluto evidenziare come, specie in quest'ultimo periodo storico, si debba "costatare che, nel corso degli anni, l’interpretazione di alcuni diritti è andata progressivamente modificandosi, così da includere una molteplicità di “nuovi diritti”, non di rado in contrapposizione tra loro". La domanda è più che legittima: cosa bisogna intendere per "nuovi diritti"? Un esempio classico è costituito dal cosiddetto "diritto all'aborto", che sarebbe stato elevato a garanzia indiscutibile, finendo per contrastare con un altro diritto, quello di poter nascere.

Il Santo Padre ha spesso tuonato contro le pratiche abortive, specie contro quelle selettive, associandole a "quello che fa la mafia", al "nazismo in guanti bianchi" e all'affitto di un sicario. Benedetto XV ha sottolineato il carattere illiberale di una società fondata sulla produzione indiscriminata e illimitata di diritti. La moltiplicazione indifferenziata di certezze giuridiche sempre più estese, per Ratzinger, rischia di minare le basi stesse di una società fondata sul diritto. Troppi diritti, per paradosso, può significare sempre meno diritti per tutti.

"Fin da quando sono stato informato, diversi mesi fa, del primo progetto del simposio - ha scritto il papa emerito, come riportato da Vatican Insider - le ho subito manifestato il mio apprezzamento per l’iniziativa, considerandola straordinariamente utile. In particolare - ha aggiunto il teologo tedesco - , mi è sembrato importante che si parli esplicitamente della problematica della 'moltiplicazione dei diritti' del rischio 'della distruzione dell’idea di diritto'".

Papa

Bergoglio e papa Ratzinger, insieme, "contro" un'offensiva giuridica che, pur promettendo libertà assoluta ed emancipazione, finirebbe per licenziare un'elaborazione tanto tendente all'autosufficienza quanto all'assolutismo.

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