"Briatore mi ha rotto i cogl..."

Sergio Zuncheddu, editore dell’Unione Sarda, risponde con una lunga lettera alle critiche di Flavio Briatore, patron del Billionaire, sul modo di fare turismo in Sardegna

"Briatore mi ha rotto i cogl..."

"Ci siamo rotti i coglioni di sentirci dire cosa siamo o non siamo, cosa sappiamo fare e cosa no, quanto siamo arretrati e quanto no, e via elencando. Non vogliamo più sentirvi, neppure per farci i complimenti, quando per caso, ma solo per caso, intendiamoci, ne azzecchiamo una!". Sergio Zuncheddu, editore dell’Unione Sarda, risponde con una lunga lettera alle provocazioni di Flavio Briatore, patron del Billionaire, che, in questi giorni, ha criticato il modo di fare turismo in Puglia e in Sardegna.

Zuncheddu nella sua lettera ripercorre la storia dell’Isola dai Savoia al Billionaire di Briatore e rivendica le sue origini. "Sono orgoglioso di provenire da una civiltà di pastori", scrive l’editore del principale quotidiano dell’Isola. "Con quale diritto voi che venite dal continente in Sardegna, dove sviluppate i vostri affari, ci trattate con disprezzo? Proprio tu, che sei del Piemonte che ci ha spremuto”, attacca Zuncheddu che conclude: "Per fare cose insieme, infatti, oltre al business che stia in piedi ci vogliono anche affinità e sintonia personale, cose allo stato mancanti".

Un’affinità e una sintonia, ci permettiamo di dire, che non vi sarà mai fintanto che i sardi continueranno a fare la distinzione tra ‘isolani’ e ‘continentali’ oppure a guardare al passato, a un Regno Sardo-piemontese che non esiste più dal 1861.

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