Cronache

C'è il Ramadan e i musulmani "occupano" il centro di Faenza

Il Centro di Cultura Islamica di Faenza ha fatto richiesta alla municipale e al sindaco di chiudere la centralissima piazza del Popolo per celebrare l'iftar collettivo

C'è il Ramadan e i musulmani "occupano" il centro di Faenza

A Faenza non è una novità: negli ultimi anni l'Associazione di Cultura Islamica ha sempre chiesto e ottenuto l'autorizzazione a festeggiare la fine del Ramadan in pieno centro città, in Piazza del Popolo.

Insomma, il cuore della città, anche quest'anno, con ogni probabilità sarà occupato dai musulmani per celebrare il termine del mese sacro con l'iftar collettivo, ovvero il pasto serale che interrompe il digiuno quotidiano, consumato in seguito alla recita della salat al-Maghrib, la preghiera da recitarsi subito dopo il tramonto.

I faentini ci sono ormai abituati, soprattutto dal 2010, quando fu eletto sindaco Giovanni Malpezzi del Partito Democratico. Riconfermatosi nel 2015, l'anno prossimo punta dritto al terzo mandato. Tra i 60mila abitanti, però, c'è anche un po' di malumore e non in pochi si interrogano sull'opportunità della scelta di destinare proprio la piazza principale della città (chiudendola) per la preghiera di fine Ramadan.

Chiunque, sia ben chiaro, ha il diritto di manifestare il proprio culto religioso e le proprie ricorrenze, ma forse sarebbe più adatto scegliere un'altra location, tutto qui.

In secundis, un appunto: il Centro di Cultura Islamica di Faenza ha fatto richiesta al primo cittadino e al Comando Comunale dei Vigili Urbani, richiedendo appunto la "chiusura di piazza del Popolo il 1/06/2018 per IFTAR COLLETTIVO". Sì, con la data sbagliata. Ma questo, a quanto pare, non è stato un problema visto che è stata protocollata dal Comune con la data giusta.

L'autorizzazione non è ancora stata accordata, perché la richiesta deve ancora passare in giunta - come ci fa sapere la segreteria del sindaco Malpezzi - ma il "film" dovrebbe essere lo stesso, come sempre.

Ramadan Faenza

Forza Italia protesta per Faenza

A commentare polemicamente il caso Alberto Ancarani (Vice commissario regionale di Forza Italia) e Bruno Fantinelli (Commissario provinciale FI), che in una nota congiunta hanno scritto: "Anche quest’anno il centro di cultura islamica Manfredo ha presentato al Comune istanza per celebrare pubblicamente, nella piazza più importante di Faenza, la fine del Ramadan. Ora, non vi è dubbio che debba essere garantito il diritto di culto a qualunque religione nel nostro paese ai sensi della Carta costituzionale. Non vi è neppure dubbio che alcuni eventi, a forza di essere consentiti dalla pubblica amministrazione, finiscano con il diventare quasi 'dovuti'. Ma allo stesso tempo appare evidente che dal punto di vista simbolico e concettuale, concedere la principale piazza del secondo comune più grande della provincia a un centro di cultura islamica per la fine del Ramadan, significa consegnare ad una religione non sempre scevra da responsabilità, per lo meno per quanto riguarda i più fanatici dei suoi rappresentanti, un palcoscenico ed una vetrina francamente eccessivi, quando, pur senza impedire l'evento e senza alcun rischio di violare la Costituzione, sarebbe sufficiente concedere una piazza della città diversa da Piazza del Popolo".

Infine, si legge: "Peraltro, sebbene non vi siano particolari segnalazioni sul centro di cultura islamica di Faenza, è cosa nota che dietro i 'centri di cultura islamica' in varie parti d’Italia si nascondano veicoli per passaggi internazionali di denaro poco chiari o scuole coraniche da cui, in momenti successivi germogliano estremisti. Per questo Forza Italia, nel massimo rispetto della legge e della Costituzione, invita l'amministrazione comunale di Faenza a non consegnare per l’ennesima volta il palcoscenico di piazza del Popolo a una religione che lavora più o meno surrettiziamente per sostituirsi a quella cattolica, che pur non praticata con la stessa intensità da tutti resta la radice della nostra cultura".

Questa, invece, la posizione di Galeazzo Bignami, deputato azzurro: "Ancora una volta assistiamo ai cedimenti identitari del Pd che essendo privo di una propria identità consente che si tengano delle vere proprie provocazioni che ormai in Emilia-Romagna sono sempre più diffuse. A poco rileva il fatto che da tempo a Faenza funzioni così.

Errare è umano perseverare diabolico".

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