Cronache

Il cartone sul Natale è cristiano. No a proiezione per studenti

Ecco l''ultima follia del laicismo imperante

Il cartone sul Natale è cristiano. No a proiezione per studenti

83 studenti di una scuola della cittadina francese di Lagon, nella regione della Nuova Aquitania, si sono visti sospendere bruscamente la proiezione del film che stavano guardando nel cinema dove erano stati portati dagli insegnanti il 13 dicembre, prima della sospensione delle lezioni per il periodo natalizio. Gli insegnanti, non appena scoperto la trama del film, si sono immediatamente preoccupati di bloccare la proiezione e di rimandare tutti gli studenti a scuola, riporta il giornale locale Le Républicain Sud Gironde.

Veniva forse proiettato un film a luci rosse vietato ai minori oppure un film con eccessive scene di violenza e brutalità? Molto peggio secondo l’oscurantismo laicista che pervade in Francia: si trattava del cartone animato “Gli eroi del Natale”, il racconto della natività di Gesù Cristo, vista con gli occhi dell’asinello Bo, della pecorella Ruth e di altri animali da presepe che, attraverso mille peripezie, seguendo la cometa avranno un ruolo centrale in una delle vicende religiose e storiche più importanti dell’umanità.

Troppo cristiano, troppo poco laico, secondo i responsabili della scuola che hanno deciso così di censurare il cartone animato per i loro studenti che non conosceranno così la fine della storia.

Non succede in Arabia Saudita, ma in Francia, dove i presepi sono vietati negli spazi pubblici, dove la croce sopra la statua di papa Giovanni Paolo II deve essere rimossa, dove le chiese vengono distrutte per creare dei parcheggi e professori vengono sospesi per leggere alcuni versetti della Bibbia in classe.

La scuola in questione, censurando il film, non ha fatto alcuna opera di educazione, non ha insegnato ai propri alunni alcun rispetto per altre religioni ma, al contrario, ha provocato un clima di censura e oppressione nella mente dei ragazzi che si sono visiti negare un racconto sulla propria identità religiosa e culturale creando ancora maggiori difficoltà all’integrazione e all’accettazione delle diversità anche tra gli stessi scolari.

Commenti