Caso Crescent, arriva l’assoluzione per Vincenzo De Luca. E così si dissipa lo spettro delle conseguenze che si sarebbero avute, in caso di condanna, per gli effetti della legge Severino che avrebbero portato il governatore della Campania alla sospensione dalla carica istituzionale.
La sentenza è arrivata nella tarda serata di ieri ed è stata pronunciata dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno. De Luca, per cui il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a due anni e dieci mesi, era accusato di abuso d’ufficio e falso. Insieme all’ex sindaco di Salerno, nel processo erano imputate altre venti persone tra imprenditori, politici locali e tecnici. Tutti assolti.
Il caso Crescent, legato alla progettazione e alla costruzione di un complesso edilizio sul Lungomare di Salerno aveva fatto esplodere (insieme alla querelle giudiziaria) anche le polemiche politiche nella città campana come non se ne registravano da anni. Da Salerno, ben presto lo scontro politico, spesso interno alle anime di sinistra, giunse prima a Napoli e poi nel resto d'Italia raggiungendo toni altissimi.
Adesso, per il governatore della Campania che subito dopo la sentenza ai suoi avvocati s’è dichiarato “sereno”, sembra potersi aprire una rinnovata stagione politica.
Senza più la spada di Damocle rappresentata dal rischio della Severino, De Luca può ambire a rintuzzare sul nascere le polemiche che a sinistra si sarebbero potute creare sull’opportunità della sua ricandidatura alla Regione. E, magari, far sentire (ancora di più) la sua voce (critica) all'interno del Partito democratico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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