Non avere soldi non è una scusa: la Cassazione ha definito "ricorso pretestuoso" quello di una signora di quarantacinque anni di Francavalla Fontana, in provincia di Lecce, che aveva chiesto comprensione per essersi allacciata abusivamente all'energia elettrica a causa delle sue condizioni economiche. Sfrattata, senza lavoro e con una figlia incinta, Concetta C. aveva tentato di avere la comprensione della Cassazione che l'ha condannata per furto di energia elettrica.
Secondo quanto riferito dal Corriere, la donna è inoltre tenuta a pagare duemila euro di multa per la pretestuosità dei suoi commenti, avendo ritenuto il suo allaccio abusivo uno stato di necessità. Non si è trovata però d'accordo la Cassazione, che ha definito l'energia elettrica "non un bene indispensabile alla vita".
L'energia elettrica, dunque, apporterebbe agi e oppurtunità ma non averla non metterebbe a rischio l'esistenza. È stata così confermata la decisione emessa dalla Corte di appello di Lecce il 28 settembre 2016 contro la donna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.