Catania, insulti e botte ai bimbi: rinviata a giudizio una maestra

La maestra 60enne colpiva i bimbi alla nuca, al viso e sulle mani e li strattonava con forza e rabbia per le braccia

Catania, insulti e botte ai bimbi: rinviata a giudizio una maestra

"Teste di secco", urlava ai bimbi. Poi le botte. Così il Gup di Catania, Maria Ivana Cardillo, ha rinviato a giudizio per maltrattamenti e lesioni una maestra 60enne di una scuola elementare della provincia.

La donna, secondo la Procura, sottoponeva a maltrattamenti fisici e psicologici i suoi alunni, che offendeva chiamandoli "teste di scecco" (teste di asino). Poi li colpiva alla nuca, al viso e sulle mani e li strattonava con forza e rabbia per le braccia. Agli atti dell'inchiesta un video girato con telecamere dai carabinieri che nel maggio del 2017 le hanno notificato un provvedimento del Gip che l'ha sospesa dal pubblico impiego per un anno.

Le indagini sono state avviate dopo le denunce di genitori dei bambini, sei dei quali si sono costituiti parte civile con gli avvocati Nino Garozzo e Luca Costantino.

Contro la porta d'ingresso di casa della donna, difesa dal penalista Orazio Consolo, una settimana dopo la sospensione dal servizio, ignoti spararono dei colpi di pistola. La prima udienza del processo si terrà il 12 giugno davanti al secondo Tribunale monocratico.

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