Catanzaro, 15 magistrati indagati per inchieste manipolate

Il fascicolo è stato aperto dopo che la procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, nel luglio scorso, aveva trasmesso gli atti per competenza ai magistrati di Salerno. Tra i reati contestati quello di favoreggiamento mafioso, corruzione e corruzione in atti giudiziari

Catanzaro, 15 magistrati indagati per inchieste manipolate

Erano tutti in servizio nel distretto giudiziario di Catanzaro, con diversi incarichi. Ma oggi, secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, quindici magistrati sono indagati dalla procura di Salerno per favoreggiamento mafioso, corruzione e corruzione in atti giudiziari. Il giornale indica fra gli indagati il procuratore capo di Cosenza, Mario Spagnuolo, il procuratore di Castrovillari (Cs), Eugenio Facciolla, e il procuratore aggiunto di Catanzaro, Vincenzo Luberto.

L'inchiesta

Al centro dell'inchiesta ci sarebbero episodi di favoreggiamento, a beneficio di indagati, e rivelazione di segreto d'ufficio, in relazione a operazioni di polizia, ma anche manipolazione di atti relativi a indagini. Al momento, comunque, non risulterebbero provvedimenti a carico dei magistrati coinvolti.

La tesimonianza di Carchidi

Tra le persone ascoltate dai magistrati salernitani ci sarebbe il giornalista Gabriele Carchidi, direttore del sito "Iacchitè", autore di alcuni articoli sulla gestione della procura cosentina. La sua testimonianza sarebbe stata ascoltata l'11 dicembre dai carabinieri del Ros di Salerno, in missione nella città calabrese, per avere informazioni sull'inchiesta in corso.

Il legale di Facciolla: "Solo temi organizzativi"

"A Salerno, per quanto riguarda la posizione del procuratore Facciolla, è in corso un approfondimento su temi amministrativi e organizzativi della procura di Castrovillari. Soltanto questo", ha spiegato all'Agi Antonio Zecca, avvocato del procuratore capo, in riferimento all'inchiesta della procura campana. Il legale ha aggiunto: "Ho letto l'articolo che riguarda un grappolo di magistrati calabresi per reati associativi o per collusioni con reati associativi, ma assolutamente nulla ha a che vedere l'indagine che riguarda Facciolla con questi temi. Il dottor Facciolla ha già ampiamente chiarito il suo ruolo e il suo comportamento ma, ripeto, sotto l'aspetto amministrativo e organizzativo dell'ufficio. È a dir poco sorprendeten che ci sia una fuga di notizie su questi temi, mi sembra un vero e proprio salto nel passato, quando negli anni Novanta le informazioni di garanzia, gli interessati le ricevevano dalle testate giornalistiche".

L'apertura del fascicolo

Il fascicolo sarebbe stato aperto dopo che la procura di Catanzaro, guidata da Nicola

Gratteri, nel luglio scorso, aveva trasmesso gli atti per competenza ai magistrati della città campana. Secondo le prime ricostruzioni, gli uffici coinvolti sarebbero quelli del capoluogo calabrese, di Cosenza e di Crotone.

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