La condanna di Conte: "La benda all'arrestato è contraria alla legge"

Il presidente del Consiglio commenta l'uccisone del carabiniere e critica il bendaggio al volto di Christian Gabriel Natale Hjorth: "Ci sono gli estremi di un reato"

La condanna di Conte: "La benda all'arrestato è contraria alla legge"

Anche il premier Giuseppe Conte critica la il trattamento riservato in caserma a Christian Gabriel Natale Hjorth, accusato insieme a Elder Finnegan Lee dell'omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, e apparso bendato durante l'interrogatorio. Il presidente del Consiglio commenta la tragedia in un lungo post su Facebook, nel quale ricorsa il vicebrigadiere brutalmente ucciso ed esprime il suo cordoglio alla famiglia della vittima.

Dunque, Conte si esprime anche sullo spinoso caso della diffusione della foto del ragazzo statunitense: "Non c'è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro carabiniere, il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento".

E scrive: "Chiariamolo bene: ferme restando le verifiche di competenza della magistratura, riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati. Parimenti censurabile è il comportamento di chi ha diffuso la foto via social in spregio delle più elementari regole sulla tutela della privacy". Dunque, l'inquilino di Palazzo Chigi ha così chiosato: "L'Italia è uno Stato di diritto. È la culla della civiltà giuridica dai tempi dell'antico diritto romano. Abbiamo princìpi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l'onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l'ergastolo e non consente più sconti di pena. Tutto questo anche per merito di norme più severe introdotte da questo Governo. Piuttosto dobbiamo ora vigilare affinché tutti coloro che hanno compiti di responsabilità facciano in modo che le norme siano rigorosamente applicate".

Su Twitter, nelle ore precedenti, il ministro dell'Interno Matteo Salvini aveva scritto: "A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l'unica vittima per cui piangere è un carabiniere morto in servizio", mentre ecco la posizione di Luigi di Maio:

"Ho visto molte polemiche sulla foto del ragazzo bendato. Quella foto non è bella sicuramente, ma parlare ogni giorno quasi più del ragazzo bendato che del nostro carabiniere ucciso significa buttarla in caciara".

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