Giù la maschera

"Che mangino cereali"

Per risolvere il problema della povertà nessuno possiede più titoli di un miliardario

"Che mangino cereali"

Ascolta ora: ""Che mangino cereali""

"Che mangino cereali"

00:00 / 00:00
100 %

Per risolvere il problema della povertà nessuno possiede più titoli di un miliardario. Che poi è il motivo per cui ad avere a cuore il tema dell'impoverimento della classe media è sempre la sinistra. E infatti ieri, alla Cnbc, durante un dibattito televisivo sull'impennata dei costi dei generi alimentari, il multimilionario Gary Pilnick ha fornito quella che potrebbe essere la soluzione definitiva. «Le famiglie povere potrebbero sfamarsi mangiando cereali anche a cena». Geniale. È il famoso «Se non hanno più pane, che mangino brioche» aggiornato all'epoca del turbocapitalismo globale. Speriamo non faccia la fine di Maria Antonietta.

Però manca la parte più curiosa della storia. Il multimiliardario che ha consigliato l'innovativa dieta frugale è può capitare l'amministratore delegato della Kellogg's, la multinazionale statunitense che produce cibo per la prima colazione. Tutto a base di cereali.

Adesso non resta che aspettare una dichiarazione del direttore vendite della Jack Daniel's su che cosa bere dopo cena.

Tra l'altro, fanno notare molti spettatori che hanno assistito al dibattito, non soltanto una cena a base di cereali contravviene a tutte le regole di una dieta sana, ma il loro costo è aumentato del 28% negli ultimi quattro anni. Motivo, forse, per il quale l'amministratore delegato della Kellogg's guadagna 5 milioni di dollari l'anno, può mangiare quello che vuole e suggerire idee rivoluzionarie.

Solo perché è miliardario non significa che sia stupido.

Commenti