Abusò di una 68enne: condannato a quattro anni

Lo scorso novembre, dopo essersi denudato e masturbato per strada, lo straniero raggiunse una spiaggia, dove costrinse una donna a terra per abusare sessualmente di lei. Ieri il processo per rito abbreviato, al termine del quale il giudice lo ha condannato a 4 anni di reclusione

Abusò di una 68enne: condannato a quattro anni

Arriva la condanna a quattro anni di reclusione per Shaeb Nuur Saleban, il somalo di 21 anni che lo scorso novembre abusò sessualmente di una 68enne, sorpresa mentre stava prendendo il sole su una spiaggia di Ortona (Chieti).

L'africano, giunto clandestinamente in Italia, aveva ottenuto la protezione sussidiaria, un'opportunità risultata poi mal ripagata. Quel 14 novembre, Saleban fu visto denudarsi e compiere autoerotismo in mezzo ad una strada di San Vito Chietino. Sfuggito alle forze dell'ordine, l'allora 20enne raggiunse la spiaggia di Cintoni di Ripari, dove trovò la sua vittima. Deciso a sfogare in qualche modo i suoi bassi istinti, il somalo aggredì la signora, bloccandola a terra ed abusando di lei. La 68enne riuscì fortunatamente a liberarsi ed a fuggire, mentre i carabinieri di Ortona, già sulle tracce dello straniero, provvedevano ad immobilizzarlo e ad arrestarlo.

Finito dietro le sbarre del carcere di Chieti con l'accusa di violenza sessuale, Saleban è rimasto a disposizione dell'autorità giudiziaria. Durante il processo di ieri, l'avvocato difensore Gian Luca Totani ha fatto richiesta di proscioglimento per totale vizio di mente. Esaminato durante un incidente probatorio, il 21enne non risultò affetto da patologie mentali, ma in evidente stato di ebbrezza. Una condizione che avrebbe causato il suo comportamento.

La perizia psichiatrica ha definito Saleban come non socialmente pericoloso, tuttavia il pm Giuseppe Falasca ha richiesto nei suoi confronti una pena pari a 4 anni ed 8 mesi di reclusione.

Un'istanza accettata dal giudice Isabella Maria Allieri, che ha condannato lo straniero a quattro anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici.

Il 21enne ha fatto pertanto ritorno dietro le sbarre della casa circondariale di Teramo, dove si trova attualmente detenuto, anche se, con molta probabilità, verrà fatto ricorso in appello.

Presente al processo anche la 68enne, che non si è costituita parte civile. In seguito all'aggressione, la donna fu ricoverata all'ospedale di Lanciano, dove oltre alle ferite le fu riconosciuto anche un trauma cranico.

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