Clandestino nordafricano fermato per il tentato omicidio di una turista 22enne

Martedì l'aggressione su una terrazza panoramica vicino alla statale Aurelia. La giovane è ora ricoverata, in fin di vita, nel reparto di Rianimazione

Clandestino nordafricano fermato per il tentato omicidio di una turista 22enne

In Italia dal 2015, con almeno cinque alias; precedenti per droga e altri reati e due provvedimenti di espulsione dal nostro Paese non rispettati, l’ultimo dei quali emesso dalla Questura di Varese. Questo, in estrema sintesi, è il profilo di un clandestino tunisino di 32 anni, fermato con l’accusa di tentato omicidio, per aver spinto nel vuoto una turista tedesca di 22 anni, in villeggiatura con la famiglia a Sanremo.

I fatti sono avvenuti, la notte di martedì scorso, su una terrazza panoramica situata vicino alla statale Aurelia, in località Capo Nero e la giovane è ora ricoverata, in fin di vita, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Anche il nordafricano è rimasto ferito, ma in maniera decisamente meno grave, con alcune fratture al costato.

La ricostruzione. C’è un teste chiave che afferma di essere uscito dalla finestra, richiamato dalle urla della coppia che litigava e di aver visto l’uomo picchiare selvaggiamente la ragazza, afferrandola dai capelli e prendendola a calci e pugni. Quindi, l’avrebbe sbattuta sul muretto della terrazza. Poi, il silenzio. Segno che la ventiduenne potrebbe essere volata nella scarpata, rotolando per una settantina di metri e finendo la propria corsa sulla sottostante scogliera. Potrebbe anche aver trascinato con sé il tunisino, la cui caduta, tuttavia, sarebbe stata attutita dalla vegetazione.

Movente. Che cosa possa aver scatenato la lite ancora non si sa. Sono le 4, quando il telefono della giovane turista squilla. E’ il papà che vuole sapere, quando rientra. “Stai tranquillo - risponde - sto tornando”. Al momento sembra che tra la turista e il nordafricano non ci fosse alcun legame di amicizia. Sarà difficile provarlo, ma non si esclude che l’uomo possa aver incrociato la ragazza per strada, tentando di stuprarla e che quest’ultima sia stata aggredita e picchiata, per aver reagito in malo modo alle avance.

Tuttavia, non esistono riscontri oggettivi per provare questa tesi. Al momento la ragazza è in coma e non può essere ascoltata dagli inquirenti, quindi è impossibile conoscere la sua versione.

I carabinieri che indagano sulla vicenda hanno spiccato un provvedimento di fermo e il pm Barbara Bresci, titolare delle indagini con il procuratore di Imperia, Alberto Lari, all’udienza di convalida (la cui data deve essere ancora fissata) chiederà di trasformare il fermo in ordinanza di custodia cautelare in carcere, evidenziando il pericolo di fuga dell'imputato. Quest'ultimo, infatti, è stato identifcato grazie a un tatuaggio sotto l'orecchio, che gli ha impedito di fornire un altro alias sulla propria identità.

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