Ha suscitato indignazione e scalpore la vignetta satirica del quotidiano "The Australian", in cui Bill Leak, vignettista di punta del giornale, ha preso in giro la comunità LGBTparagonandola alle truppe naziste.
Nel disegno, che ha fatto tanto discutere, ci sono dei soldati vestiti con uniformi color arcobaleno che marciano con facce torve e con tanto di mazze chiodate. Con sotto la didascalia "Waffen-SSM", gioco di parole che collega lo sforzo delle comunità LGBT per il riconoscimento del loro diritto al matirmonio, alle azioni delle truppe delle SS, che qui diventano SSM, riferendosi a "same-sex marriage" (matrimonio dello stesso sesso).
La vignetta satirica di Leak arriva proprio quando in Australia si sta discutendo circa la possibile legalizzazione dei matrimoni omossessuali. Infatti, il primo ministro Malcolm Turnbull, nonostante le opposizioni del Labor Party, ha promesso per il prossimo febbraio un referendum in materia. E sembra, anche, che il governo sia disposto a spendere 15 milioni di dollari per finanziare gli attivisti pro e quelli contro, per promuovere le campagne per il sì e per il no con il rischio di trasformare la vicenda i grandi slogan dai titoli risonanti, incapaci di rappresentare in modo veritiero la questione.
Intanto le critiche, mosse sia al quotidino che al suo famoso vignettista, arrivano non solo dalla comunità LGBT, ma anche da colleghi vignettisti e giornalisti che accusano il disegnatore di omofobia.
Anche se, però, per Leaks non è la prima volta: infatti, solo nell'agosto scorso
una sua vignetta sugli indigeni australiani, lo aveva fatto diventare un facile bersaglio per chi lo accusava di razzismo, tanto che la stesso direttore editoriale del giornale è stato costretto a prendere le sue difese.
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