Cronache

Contro le malattie del sangue in prima linea da quarant'anni

Destinati in un anno alla ricerca scientifica sei milioni. I servizi di cure domiciliari e le case che ospitano i familiari dei pazienti

Contro le malattie del sangue in prima linea da quarant'anni

Sei milioni destinati, in un anno, alla ricerca scientifica, nella lotta contro le malattie del sangue. L'Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma-Onlus (Ail) è impegnata da più di 40 anni in questa lunga battaglia. In particolare, finanzia il Gimema (Gruppo italiano malattie ematologiche dell'adulto), composto da oltre 150 Centri di ematologia sul territorio nazionale, che opera con l'obiettivo di identificare e divulgare i migliori standard diagnostici e terapeutici. A queste strutture vengono destinati 5 milioni l'anno, impiegati per sostenere le spese dei Centri di terapia. Sette milioni sono, inoltre, destinati ai servizi di assistenza sanitaria. L'Ail offre attualmente 53 servizi di cure domiciliari, che permettono di evitare il ricovero in ospedale di quei pazienti che possono essere curati a casa. In un anno, sono stati seguiti 2.575 pazienti e svolte a domicilio oltre 50.300 visite. In 33 province italiane, le Case Ail ospitano i pazienti e i loro familiari residenti lontano dai centri di cura.

Fondamentale è l'attività svolta dalle 81 sezioni provinciali a sostegno dei Centri di ematologia. L'Ail promuove e sostiene la ricerca scientifica e si impegna per migliorare la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari. Organizza il Servizio di assistenza domiciliare e realizza «Case di accoglienza». Mantenere e migliorare i risultati conseguiti finora, richiede però impegno e fondi sempre crescenti, il 5 per mille è l'occasione giusta per dare un aiuto concreto alla lotta contro le malattie del sangue.

I fondi del 5 x mille sono una risorsa fondamentale per finanziare la ricerca scientifica, per potenziare i servizi di assistenza domiciliare, per migliorare le «Case alloggio», per realizzare interventi nei reparti di degenza, nei day hospital e nei Centri di trapianto. Il 90% dei fondi sarà destinato alle sezioni Ail, per progetti specifici sul territorio. sono loro, infatti, che accolgono il malato e la sua famiglia, si occupano, direttamente, di organizzare i servizi di assistenza domiciliare, di realizzare e mantenere operative le Case Ail, di acquistare farmaci costosi o difficilmente reperibili. Il restante 10% è destinato al Gimema per finanziare la ricerca.

L'AIL è stata costituita a Roma l'8 aprile 1969 ed è riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica n. 481 del 19 settembre 1975. È impegnata da 40 anni nella lotta contro le malattie del sangue, con le 81 sezioni provinciali. Il ruolo fondamentale di Ail è l'attività svolta in simbiosi con i principali centri di ematologia, sia universitari che ospedalieri, a favore dei malati per migliorarne la qualità della vita ed aiutarli nella lotta che conducono in prima persona contro la malattia.

I fondi raccolti permettono alla ricerca di evolversi e fanno sì che i pazienti e i loro familiari abbiano l'adeguata accoglienza. Consentono anche la formazione di tutte le figure fondamentali che ruotano intorno alla malattia. Ma l'aspetto che trae il maggior beneficio è quello umano. Tenere viva la speranza in tutte le persone che credono di non avere un futuro è il gesto più nobile e il regalo più grande che si possa fare. Grazie ai fondi AIL, vengono formati ogni anno, medici, biologi, infermieri e tecnici di laboratorio (www.ail.

it ).

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