Il coronavirus in Italia ha fatto registrare ieri, mercoledì 1° aprile, un numero maggiore di contagi. In gran parte la colpa potrebbe essere attribuita al fatto che sono stati fatti 4.846 tamponi in più. Facendo quindi innalzare la quota dei soggetti positivi al Covid-19. Come riportato da Quotidiano.net, è soprattutto il Nord Italia a essere interessato dalla propagazione del contagio e infatti, proprio qui, sono stati eseguiti più test, portando a scoprire maggiori contagiati. Da quanto emerge dai dati ufficiali del bollettino della Protezione Civile, i contagiati sono saliti di 4.778 unità fino a raggiungere quota 110.570 (+4.5% rispetto al +3,98% di un giorno prima).
Coronavirus, più contagi ma anche più tamponi
Anche se da una prima visione questo non sembra per nulla un dato incoraggiante, si deve tenere presente il numero dei tamponi in più fatti. In questo caso il dato di ieri è migliore, anche se di poco, rispetto a quello del giorno precedente. Angelo Borrelli, capo della Protezione civile, ha però chiarito: “Scordatevi di festeggiare fuori porta Pasqua e Pasquetta. Dobbiamo stare a casa e rispettare il distanziamento sociale, che ci sta portando a risultati positivi”. Ieri i decessi sono stati 727 invece di 837, con un tasso del +5,8% invece del 7.2%, arrivando in totale a quota 13.155. Un altro dato importante arriva dalle strutture ospedaliere: le terapie intensive aumentano di soli 12 casi, mentre il giorno prima di 42, e i ricoverati con sintomi da coronavirus sono saliti di 211 unità, contro le 379 di martedì 31 marzo. Le persone in questo momento positive sono 80.572, ieri vi sono stati 2.937 soggetti in più.
La situazione nelle Regioni
In Lombardia, dove sono stati fatti il doppio dei tamponi rispetto a martedì, sono stati registrati 1575 positivi in più, martedì 1.047, e i decessi 394 invece dei 381 del giorno precedente. Considerando i 7.392 tamponi effettuati, che vanno a incidere su 700 casi aggiuntivi, il dato risulta migliorato rispetto a 24 ore prima. A conferma di ciò, i guariti sono aumentati di 530 unità (+4,88%), e le terapie intensive hanno registrato un aumento di soli 18 casi, i ricoverati di 44. In provincia di Milano 9.522 casi, peggiorando del 6.8% (24 ore prima 2,6%) mentre a Milano città 3.815 casi, peggiorando 4,3%. Meglio Monza con 2.543 casi, dal +4,5% al +3%, Pavia con i suoi 2.180 casi, +2.2, e Lecco con 1515, +3.1%. Leggermente peggio Bergamo, 9.039 casi, che passa dal + 2% al +2,68%, di più Brescia, 8.598, che passa dal +1,87% al +2,79%. Cremona migliora, anche se di poco, passando da + 2,13% a 1,86%, con 3.941. Lodi invece cresce del +1,9%, ieri era al +1,3%, con 2.157 casi.
L’Emilia Romagna aumenta di 713 casi, fino ad arrivare a 14.787 (+5% invece di 4%), ma la percentuale dei decessi, a quota 1.732, è calata da +6,8% a +5,3%. Bologna (2.084 casi) da 3,6% a 7.4%, Reggio Emilia (2.553 casi) addirittura del da +4% a +10%, Piacenza (2.716) da 1,7% a 3%, Parma (2.005) dal 4 al 3,7%. Ma Modena (2.297 casi) cala dal 4 al 3,3%. Rimini (1445) cresce solo del 2.7% (il giorno prima, 1,8%).
In Veneto l’aumento è di 470 casi, fino a 9.625 (+5,1% invece di +4,9%) meglio però la curva dei morti, adesso 499, che cala dal 15.5% al 4,6%. Verona ha 2.287 casi, con un +8,2%, Padova 2.368, +4,6%. Migliore la situazione nelle Marche, che raggiungono i 3.962 positivi (+3,58% invece di 3,8%) e le 477 vittime (+5.5% invece di +8,3%). Pesaro Urbino (1.722 casi) cresce del 6,4%.
Meglio anche il Piemonte che tocca i 9.795 positivi (+494) con un tasso di crescita del 5.3% invece che del 6,7% e della mortalità (886 vittime) del 3,7% invece del 9,5%. Torino raggiunge i 4.711 casi, praticamente uguale al dato precedente. Leggermente meglio anche il Friuli, che con 1685 positivi, segna un +5,7% invece di +6,1%.
La Toscana fa invece un passo indietro sui contagi, crescendo di 259 casi fino a 4.867 (+5.6% invece di +4,4%), ma va un po’ meglio sui decessi, ora 253 (da +5.6% a +3,6%). Firenze, ora 1.158 casi, cresce del 6,5%. Lucca 771 (+6.5% invece di 6,3%), Massa Carrara (611) fa segnare un +5,7% invece del+2,5%.
Peggiora la situazione sia in Liguria (3660 casi, +7,1% invece di +6.1%), che in Puglia (+7.9% invece di +5,3%). Migliorata invece nel Lazio (3.264 casi, +5,4% invece di 6.2%), in Campania (2.231) e in Sicilia (1.718).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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