Cronache

"Costringere una donna a fare sesso orale non è reato se lei è ubriaca"

I giudici dell'Oklahoma hanno stabilito che se una donna ubriacata viene obbligata a fare sesso orale, il "violentatore" non ha commesso alcun reato

"Costringere una donna a fare sesso orale non è reato se lei è ubriaca"

"Costringere una donna ad avere un rapporto sessuale orale non è reato se lei è completamente ubriaca": ecco la sentenza choc dei giudici dell'Oklahoma.

Il tribunale statunitense ha emesso una sentenza che ha sconvolto tutti. Riferendosi ad un caso specifico, ha confermato che la violenza sessuale non esiste se uno dei due protagonisti ha un tasso alcolemico sopra la soglia massima. Il caso riportato dal Guardian: un 17enne, inizialmente, sarebbe stato accusato di violenza sessuale dopo aver costretto una ragazza più piccola di lui a fare sesso orale.

La giovane sarebbe stata forzata dopo che il 17enne l'avrebbe riaccompagnata in macchina a casa perché lei non era in grado di guidare a causa dell'elevato tasso alcolemico. La ragazza è stata trovata incosciente, a un passo dal coma etilico, e soccorsa da quello che poi si rivelerà essere un violentatore. In ospedale, è stato dimostrato che la giovane aveva un tasso alcolemico 6 volte superiore a quello consentito dalla legge e segni di violenza sessuale sul corpo, per questo è scattata in automatico la denuncia nei confronti del 17enne.

Ma se vi state aspettando un certo tipo di finale, scordatevelo. Il tribunale, durante il processo, ha dato ragione al 17enne sostenendo che quella che si era consumata non era una violenza sessuale vera e propria visto che la ragazza "era talmente intossicata da essere completamente priva di sensi al momento dell'atto sessuale di copulazione orale".

In pratica, la ragazza, visto il tasso alcolemico troppo elevato, non sarebbe mai stata in grado di esprimersi lucidamente per acconsentire l'atto, per questo il "molestatore" non ha commesso alcun tipo di reato.

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