Cronache

Covid, le regole per Pasqua: dove serve il green pass

Maggiore libertà rispetto agli ultimi due anni, ma ancora prudenza. Le norme anti-Covid saranno in vigore fino al 30 aprile

Covid, le regole per Pasqua: dove serve il green pass

In vista della Pasqua il ministro della salute Roberto Speranza ha voluto sottolineare che ancora serve prudenza, nonostante la curva epidemiologica sia in discesa. Le norme anti-Covid saranno in vigore per tutti, italiani e stranieri, fino al 30 aprile, e riguardano pranzi, soggiorni in strutture ricettive e messe.

Luoghi all’aperto

Nei luoghi all’aperto, come bar e ristoranti, non sarà più necessario esibire il Green pass, né indossare la mascherina. Anche per entrare nelle chiese, o in altri luoghi di culto, l’ingresso è libero.

Green pass

Il certificato verde rafforzato servirà invece per poter partecipare a feste al chiuso, matrimoni, lauree, compleanni e comunioni compresi i banchetti dopo le cerimonie. Le regole sono molto chiare: tutti i partecipanti devono avere ancora il super green pass. Servirà anche per poter entrare nei cinema e nei teatri, per accedere in discoteca e nelle sale da ballo, nei centri culturali e ricreativi. Stessa regola anche per poter praticare sport al chiuso nelle palestre o nelle piscine, accedere agli spogliatoi, fare la doccia e per assistere a eventi sportivi nei palazzetti dello sport. L’obbligo del Green pass rafforzato permane anche nelle strutture sanitarie.

Ricordiamo che per avere il Green pass base si deve effettuare un tampone antigenico, valido 48 ore, o molecolare, valido 72 ore. Mentre per il Green pass rafforzato è necessario essere vaccinati con tre dosi, oppure con due dosi da meno di 120 giorni, o anche avere il certificato di guarigione dal Covid-19.

Quando basta il Green pass base

Il certificato base è necessario per i bar ed i ristoranti al chiuso, per gli stadi, per gli spettacoli all’aperto, per prendere aerei, treni e pullman turistici, oppure che effettuano i collegamenti tra regioni. Obbligatorio anche per salire sulle navi ed i traghetti, a eccezione dei collegamenti nello Stretto di Messina e con le Isole Tremiti.

Dove non serve il certificato

Non si deve più mostrare il certificato verde per poter soggiornare negli alberghi e nelle altre strutture ricettive. I clienti che alloggiano possono accedere liberamente ai bar e ai ristoranti, alle palestre e alle piscine, e anche ai centri benessere della struttura. Chi invece non alloggia deve esibire il Green pass base per tutti i servizi che si trovano all’interno della struttura. Adesso l’ingresso è libero anche per negozi, uffici pubblici, uffici postali e banche.

Mascherine

La mascherina deve ancora essere utilizzata per accedere in tutti i luoghi chiusi. In discoteca può essere tolta dal viso solo nel momento in cui si scende sulla pista da ballo. Nei bar e nei ristoranti deve sempre essere indossata quando non ci si trova seduti al tavolo.

Obbligo di Ffp2

La mascherina con maggior protezione, la Ffp2, deve obbligatoriamente essere indossata a bordo di aerei, navi e traghetti, treni, pullman turistici, autobus, metropolitane, tram, scuolabus, funivie, cabinovie e seggiovie con cupola paravento, cinema, teatri, sale da concerto, competizioni sportive all’interno dei palazzetti dello sport.

I soggetti positivi

Per coloro che scoprono di essere positivi al Covid permane l’obbligo di quarantena. Sarà necessario restare in isolamento per 7 giorni se si è vaccinati con tre dosi e per 10 giorni se non si è vaccinati, se non si ha la terza dose, o anche se si è fatta la seconda dose da più di 120 giorni. Nel provvedimento viene specificato che all’esito del tampone negativo, “la trasmissione, con modalità anche elettroniche, al dipartimento di prevenzione territorialmente competente del referto, con esito negativo, determina la cessazione del regime dell’isolamento”. Qualora il soggetto sia sintomatico, “il test finale dovrà essere eseguito dopo tre giorni dalla scomparsa dei sintomi. In caso di esito positivo del primo tampone di guarigione, può essere prenotato un ulteriore tampone a distanza di 7 giorni”.

Contatti stretti

Per quanto riguarda i contatti stretti, anche conviventi, “si rimane in autosorveglianza, con l’obbligo di indossare i dispositivi le FFP2, al chiuso fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto”.

È necessario “effettuare un test antigenico rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto”.

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