Cronache

"Non sei italiana...". Ma il sindaco leghista difende difende l'atleta insultata

La 23enne, campionessa del lancio del peso, vorrebbe gareggiare per la Nazionale italiana ed entrare nelle forze dell’ordine

"Non sei italiana...". Ma il sindaco leghista difende difende l'atleta insultata

Danielle Frédérique Madam, 23 anni, di origini camerunensi, campionessa di atletica nella specialità del lancio del peso, è stata intervistata dal Corriere, al quale ha confessato di avere diversi sogni nel cassetto, come per esempio quello di indossare la maglia azzurra della Nazionale italiana ed entrare nelle forze dell’ordine. Magari per lavorare all’ufficio immigrazione della Questura. Già, perché lei si sente italiana a tutti gli effetti. Ma senza cittadinanza, i suoi sogni non saranno realizzabili.

Arrivata in Italia quando aveva 7 anni, era scappata dal Camerun con la madre e il fratello, in seguito all’uccisione del padre. Pavia è la città che ha scelto per vivere, studiare e allenarsi. Secondo le leggi italiane, il foglio di carta per lei così fondamentale potrebbe arrivare solo nel 2030. In suo aiuto è quindi arrivato il primo cittadino di Pavia, Mario Fabrizio Fracassi, della Lega, che ha deciso di prendere carta e penna per cercare di accelerare l’iter. Fracassi ha infatti scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere di concedere all 23enne la cittadinanza.

L'episodio razzista

Nei giorni scorsi, la giovane era stata vittima di un episodio di razzismo nei suoi confronti. Danielle lavora al bancone di un bar di Pavia. Un cliente ha ordinato una consumazione e, prima di andarsene, l’ha aggredita con cattiveria, dicendole: “Tu non sei italiana, a cosa ti serve diventare italiana? Non lo diventerai mai”. C’è da dire che qualche giorno prima La ragazza aveva commentato su Facebook e Instagram l’esame di italiano sostenuto dal giocatore Suarez: “Se fossi un’extracomunitaria di serie A non avrei problemi a ottenere il passaporto”. Il post aveva ricevuto insulti e commenti poco gradevoli. Sul web quelle parole non l’abevano spaventata, come ha detto lei, non le importa di leoni da tastiera frustrati. Ma trovarsi davanti un 45enne che la aggredisce mentre sta lavorando, l’ha preoccupata. Danielle è una brava ragazza che per mantenersi all’università, pagare l’affitto e poter allenarsi, svolge tre lavori.

Il sindaco leghista chiede per Danielle la cittadinanza italiana

La 23enne, che parla perfettamente italiano e anche un po’ di dialetto pavese, ha spiegato: “Lavoro al bar, di mattina presto faccio le pulizie in un condominio, e nel pomeriggio la baby sitter. Poi preparo il borsone e volo ad allenarmi, anche se nonostante le medaglie, la maglia azzurra sembra essere un miraggio”. Una decina di anni dovrebbero ancora passare prima di riuscire a raggiungere il suo obiettivo: diventare italiana a tutti gli effetti. Per accelerare l’iter, il sindaco leghista Fracassi ha deciso di incontrarla a Palazzo Mezzabarba, e farle leggere la lettra indirizzata al Capo dello Stato. “Danielle Madam è italiana, è lombarda, è pavese. Gli attacchi che ha subito sono intollerabili, li ho subito respinti e ho sposato la questione della cittadinanza. È una persona esemplare, come atleta e soprattutto come cittadina. Lavora, si allena, crede nei suoi sogni e nei valori. Spero che il presidente della Repubblica si faccia carico del suo caso.

Chiedere regole severe in fatto di immigrazione e cittadinanza non significa essere razzisti: io sono un sindaco leghista e lo sono orgogliosamente, ma a chi mi chiede se questo sia in contraddizione con il leghismo dico: non avete capito niente”.

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