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"Lui non spiccica una parola". Indagine sull'esame di Suarez

Indagine in corso da parte della Guardia di Finanza presso l'Università per stranieri di Perugia sede dove Luis Suarez ha svolto l'esame per ottenere il passaporto. Emerse gravi irregolarità con tanto di intercettazioni telefoniche

"Lui non spiccica una parola". Indagine sull'esame di Suarez

È giallo sull'esame per ottenere la cittadinanza italiana sostenuto da Luis Suarez presso l'Università per stranieri di Perugia lo scorso 17 settembre. Secondo quando riporta Adnkronos, infatti, ci sono indagini in corso portate avanti dalla Guardia di Finanza che hanno messo in luce gravi irregolarità nel test effettuato dal 33enne uruguaiano per ottenere il passaporto. Secondo le indagini, infatti, il tutto si sarebbe svolto in maniera non lecita con alcune intercettazioni telefoniche che lascerebbero poco spazio ad interpretazione: "Ha uno stipendio da 10 milioni di euro, deve passare l'esame".

La ricostruzione

Le Fiamme Gialle stanno ora indagando sull'esame sostenuto da Suarez dato che sembra che i punteggi fossero stati assegnati ben prima che l'attaccante del Barcellona svolgesse il regolare esame per ottenere la cittadinanza, tutto questo possibile grazie alla moglie Sofia Balbi che ne è già in possesso. Si complica ora la situazione per il giocatore che insieme all'Università per stranieri di Perugia dovrà rispondere su come siano andate realmente le cose durante il giorno del tanto agognato esame.

Tra l'altro Suarez non vestirà nemmeno la maglia della Juventus e tutto questo sa di doppia beffa per l'uruguaiano. Nell'ambito di questo inaspettato blitz da parte della Guardia di Finanza sono state notificate informazioni di garanzia per la rivelazione dei segreti d'ufficio e in tutto questo sarebbero indagati i vertici di palazzo Gallenga.

Intercettazioni choc

Diverse le intercettazioni telefoniche pubblicate da Adnkronos in merito a questo increscioso avvenimento che avrà sicuri strascichi nelle sedi legali. "Mi dici tu quale voto gli do e via”, con relativa risposta: "Metti tutti 3, tanto ho sentito la rettrice ieri, la linea è quella", e ancora "Il mio timore è che i giornalisti italiani gli rivolgono due domande e quello va in crisi". La conversazione è poi continuata con alcune agghiancianti parole: "Comunque, allora, tornando seri hai una grande responsabilità perché se lo bocciate ci fanno gli attentati terroristici".

La risposta della Spina non si lascia attendere: "Ma te pare che lo bocciamo! Oggi ho chiamato Lorenzo Rocca che gli ha fatto la simulazione dell’esame e abbiamo praticamente concordato quello che gli farà l’esame! Oggi c’ho l’ultima lezione e me la devo preparare perché non spiccica na parola", a sancire il fatto che l'uruguaiano non sappesse in realtà l'italiano. "E che livello dovrebbe passare questo ragazzo... B1?”, la domanda alla Spina che conclude con un laconico ma eloquente: "Non dovrebbe, deve, passerà perché con 10 milioni a stagione di stipendio non glielo puoi far saltare perché non ha il B1".

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