De Magistris, ultima provocazione a Di Maio, Salvini e Toninelli

Ieri mattina il primo cittadino di Napoli si è recato in una libreria per acquistare tre manuali di diritto della navigazione da inviare in dono ai ministri Di Maio, Salvini e Toninelli: “Con rispetto e sempre in uno spirito di confronto giuridico e non solo di propaganda politica da parte loro”

De Magistris, ultima provocazione a Di Maio, Salvini e Toninelli

Per Luigi De Magistris, ormai, la questione dei 49 stranieri a bordo di Sea Watch e Sea Eye è divenuta un chiodo fisso.

Dopo aver affermato più e più volte di essere pronto ad aprire il porto della città di Napoli alle navi Ong ancora bloccate in mare, in barba al secco “no” opposto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, ieri l’ultima provocazione. Tutto registrato su un video proposto da “Il Mattino”.

Nel filmato si vede il primo cittadino di Napoli che, di mattina presto, si reca in una libreria di via Mezzocannone. “Io devo fare un regalo”, dice al commesso. “Un compendio di diritto della navigazione. E a chi andrà questo regalo? “A tre ministri”. Dopo essersi assicurato che i manuali fossero aggiornati ed avere apposto la propria dedica sulla prima pagina, De Magistris acquista le tre copie e se ne va soddisfatto.

Successivamente arriva la spiegazione. “Di buonora mi sono recato in via Mezzocannone a Napoli, strada dove ha sede l'università laica più antica del mondo, la Federico II, dov’è anche giurisprudenza. Di mia tasca ho voluto comprare un breve e piccolo compendio sul diritto della navigazione di cui voglio far omaggio, con rispetto e sempre in uno spirito di confronto giuridico e non solo di propaganda politica da parte loro, ai ministri Di Maio, Salvini e Toninelli. #Napoliportoaperto. Con la speranza che quando si affermano postulati giuridici, essi siano fondati sul diritto e non solamente sulla declaratoria politica. Legittima. Ma politica è una cosa e il diritto è un altro. Per ora, fino a prova contraria, i porti sono aperti.

Nei trattati di diritto internazionale, nelle convenzioni internazionali, nelle costituzioni del mondo sta scritto che se delle persone si trovano in mezzo al mare vanno salvate. A maggior ragione se sono vittime, e a maggior ragione se sono bambini, donne e persone fragili”.

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