Dimissioni di Papa Benedetto XVI: le reazioni del mondo della politica

Il Cav: "Ammirato per un gesto di responsabilità". Bersani: "Notizia di portata storica". Monti: "Molto scosso". E Grillo vuole il Papa nero

Dimissioni di Papa Benedetto XVI: le reazioni del mondo della politica

"Un fulmine a ciel sereno". Sono le parole del cardinale Angelo Sodano le prime a commentare l'annuncio delle dimissioni di Papa Benedetto XVI, che ha annunciato di voler lasciare il suo Pontificato a partire dal 28 febbraio alle ore 20 di Roma.

Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è trattato di "un gesto di straordinario coraggio e responsabilità". Esprimendo "grande rispetto" per il Papa, il Quirinale ha ricordato come negli ultimi tempi trasparisse "provato e consapevole di una fatica difficilmente sostenibile".

Anche il mondo della politica ha risposto alla notizia con sorpresa. Il presidente del Consiglio, Mario Monti si è detto "molto scosso da questa notizia inattesa".

Silvio Berlusconi si è detto "ammirato di fronte ad un gesto di grande responsabilità, che risponde a una finalità nobile e alta e che riguarda il governo della Chiesa Universale". Ha poi ricordato che lo stesso Benedetto XVI aveva detto che un papa "avrebbe il diritto e il dovere di dimettersi", se capisse di non essere più adeguato al suo ruolo . Il segretario del Pdl, Angelino Alfano, ha espresso "sentimenti della più profonda gratitudine a Benedetto XVI".

Di "notizia di portata storica" ha parlato il leader del Pd, Pierluigi Bersani, che ha sottolineato la decisione rarissima e la statura di un Pontefice "grande teologo che ha messo la teologia al servizio della Chiesa", che ha scelto per un "gesto di impostazione, di novità per il futuro". Un turbato Nichi Vendola ha parlato di "notizie che confermano che viviamo dentro un tempo storico, una storia con la S maiuscola".

Mentre Pierferdinando Casini, leader dell'Udc, definisce le dimissioni "un gesto rivoluzionario", di un uomo "forse fragile nel fisico, ma che ha dimostrato di avere una spiritualità eccezionale", Beppe Grillo, leader del Movimento 5 Stelle, spera che il prossimo Pontefice "sia nero come è successo per il presidente degli Stati Uniti" e si chiede se "sulle dimissioni del Papa ci siano anche problemi che riguardano lo Ior, o altri motivi".

Così Renato Schifani, presidente del Senato: "La notizia della decisione di sua Santità Benedetto XVI di lasciare il pontificato mi addolora profondamente. Benedetto XVI lascia un segno indelebile nella storia e nel cuore di tutti noi. La Chiesa perde un Pontefice di grandissimo valore spirituale e religioso, di altissimo equilibrio. Benedetto XVI è un grande Pastore di somme capacità che ha saputo condurre la Chiesa cattolica e le centinaia di milioni di fedeli con giuste esortazioni, giusti esempi e soprattutto immenso amore".

I commenti dall'estero

Reazioni commosse anche all'estero. Herman Van Rompuy, presidente dell'Ue, ha sottolineato in un tweet il "rispetto" per una decisione "che non è in linea con la tradizione. Il suo è stato un pontificato breve ma estremamente difficile". Il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, ha espresso "rispetto nei riguardi dell'ora compiuta dal Papa e del suo sostegno" ai valori di pace e considerazione dei diritti umani.

Il presidente francese François Hollande ha sottolineato di non avere nulla da commentare "su questa decisione che è rispettabile in maniera suprema e che porterà alla scelta di un nuovo Papa". "È una decisione umana e una decisione relativa a un desiderio che deve essere rispettato". Scherzando ha aggiunto che la Francia non ha candidati per il Soglio pontificio.

Steffen Seibert, portavoce del governo tedesco, ha aspettato di commentare che "una notizia di questa portata vada verificata con le fonti appropriate". I membri del governo si sono poi detti "toccati e commossi". La cancelliera Angela Merkel ha sottolineato il suo "più grande rispetto", per il Papa e per "una notizia che emoziona".

Barack Obama, presidente degli Stati Uniti, ha offerto al Papa "apprezzamento" e le sue preghiere.

"Michelle e io ricordiamo caldamente il nostro incontro con il Santo Padre nel 2009, e io ho apprezzato il nostro lavoro insieme in questi quattro anni passati".

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