Droga, sequestrati 43 milioni a una banda vicino a Roma

Sigilli della Gdf a venti aziende, società di persone e capitali, immobili, auto, moto e numerosi rapporti finanziari

Droga, sequestrati 43 milioni a una banda vicino a Roma

Per il fisco aveva guadagnato appena 32mila euro. Una cifra a dir poco sospetta per i “segugi” della Guardia di Finanza che hanno accertato un movimento di almeno 43 milioni di euro in pochi mesi. Venti società sequestrate, beni mobili e immobili, tra cui auto e moto di lusso, dal valore di decine di milioni di euro pronti per esser confiscati, tre persone giudicate “pericolose” per la sicurezza e la moralità pubblica denunciate alla Procura della Repubblica di Velletri. Siamo ai Castelli Romani, tra Albano Laziale e Velletri, territorio da tempo nelle mani di bande malavitose. Qui, secondo le indagini del Gico, il Gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata delle Fiamme Gialle, operano tre personaggi ben “noti” agli inquirenti: Sergio Anderlucci, Tiziana Fiorucci, Mario Pepe. Sempre secondo gli stessi finanzieri i tre sono stati già denunciati per violazione della normativa sugli stupefacenti. Insomma, reati come detenzione e traffico di droga.

A spiegare i dettagli dell’operazione il procuratore capo della Procura di Velletri Francesco Prete e il sostituto procuratore Giovanni Taglialatela. “Complesse indagini patrimoniali - spiegano in Procura -, avviate nel 2013, hanno confermato e rafforzato i sospetti sull’esistenza di un potente gruppo criminale nell’area dei Castelli Romani. Attingendo risorse finanziarie anche dai proventi dello spaccio e del traffico di sostanze stupefacenti, la banda avrebbe costituito una serie di società, con sede nel comune di Albano Laziale, Roma, operanti in diversi settori economici”. Gli accertamenti patrimoniali permettono di ricostruire una fitta rete di interessi commerciali caratterizzati da investimenti da capogiro. Il sistema? Quello solito: intestare aziende e società a “teste di legno”, insospettabili prestanome. In particolare gli uomini del Gico hanno aperto ben 122 accertamenti economico-patrimoniali: ingente il patrimonio emerso, completamente incongruente con la modesta situazione risultante dalle dichiarazioni dei redditi.

“Tanto per rendere l’idea - spiegano gli inquirenti - Sergio Anderlucci, già fallito nel 2005 e condannato nel 2003 per reati inerenti gli stupefacenti, nell’ultimo decennio ha dichiarato all’agenzia delle entrate poco più di 32mila euro. Peccato che, direttamente o tramite terzi, gli possiamo ricondurre un enorme patrimonio societario e immobiliare. Non solo. Anderlucci dal 2007 risulta a capo di una serie di attività commerciali e imprenditoriali, la maggior parte operanti nel campo dell’edilizia, sotto forma di cooperative sociali, divise in tre distinti consorzi: il cd “gruppo Anderlucci”. Una situazione a dir poco incompatibile con i 23mila euro dichiarati. Tant’è. Le società consortili e le consociate risultano amministrate, nella maggior parte dei casi, dai componenti del nucleo familiare acquisito (coniuge, figli, nuora e consuocera), ovvero soggetti pluri-pregiudicati come Mario Pepe.

Sempre secondo la Procura della Repubblica di Velletri è emersa l’esistenza di chiari indici di “pericolosità fiscale” connessi all’apertura e chiusura “vorticosa” di società nell’arco di soli tre anni, oltre all’indicazione in contabilità di acquisto e vendita di beni e prestazioni di servizi per decine di milioni di euro, con conseguente successiva messa in liquidazione delle stesse realtà societarie. Apertura e dismissione finalizzata a eludere il controllo dell’Erario.

Il presidente del Tribunale di Roma, Guglielmo Muntoni, ha posto sotto sequestro il patrimonio aziendale e relativi beni di venti società con sede a Roma e nelle provincie di Roma e Latina; sette unità immobiliari; dodici autoveicoli; tre moto; rapporti bancari, postali, assicurativi, azioni per un valore complessivo di stima dei beni sottoposti a sequestro di 42milioni e 600mila euro. Ventuno, infine, le persone iscritte nel registro degli indagati per spaccio e traffico di droga.

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