Quei migranti intrappolati a 100 metri sul "Passo della morte"

Squadre di vigili del fuoco hanno operato fino alle 4.30, per poi interrompere le operazioni di recupero, per riprenderle con le prime luci del sole

Quei migranti intrappolati a 100 metri sul "Passo della morte"

Intrappolati sulla roccia, situata su uno strapiombo di cento metri, che non a caso è stato ribattezzato il “Passo della morte”. Si tratta di due migranti africani, che da dalle 23 circa di ieri sono costretti a restare immobili sul famigerato costone che separa la Francia dall’Italia, a ridosso del confine italo francese di Ponte San Luigi, a Ventimiglia.

Squadre di vigili del fuoco - con il supporto del reparto Speleo Alpino Fluviale (Saf) - hanno operato fino alle 4.30, per poi interrompere le operazioni di recupero, per riprenderle con le prime luci del sole. Anche il tentativo di raggiungere uno dei due stranieri, allungando l’autoscala, si è presto rivelato vano.

Quest’ultimi, in un primo istante, sono riusciti a segnare la propria posizione grazie a delle torce. Nessun mezzo di soccorso da parte francese si è unito ai soccorsi, a parte un gruppo di gendarmi che ha effettuato un sopralluogo a monte del costone. Verso le 9 è arrivato un elicottero dei vigili del fuoco ed è probabile che i soccorritori cercheranno di verricellare i due migranti.

La roccia, coperta da macchia Mediterranea, è tristemente nota come “Passo della morte”, per l’alto numero di stranieri che nel corso degli anni - ancora prima di quest’ultimo esodo - sono precipitati nel tentativo di raggiungere la Francia. Data la zona impervia, infatti, è difficile trovare posti di controllo.

Il sentiero si imbocca da frazione Grimaldi, nei pressi dell’ex caserma della Guardia di Finanza e si prosegue. A un certo punto si rende necessario arrampicarsi e scavalcare una serie di rocce a ridosso dello strapiombo.

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