Ecco perché le donne pagano un gigolò

Dopo la storia di Roy, ecco quella di Roberta, sposata e da 3 anni fedele cliente di un accompagnatore. "È come quando si fuma una sigaretta. Si dice smetto, ma poi si cede alla tentazione"

Ecco perché le donne pagano un gigolò

“E’ come quando si fuma una sigaretta. Si dice smetto, non fumerò mai più ma poi si cede alla tentazione”. E che tentazione! In questo caso, temo, a poco servirebbero cerotti, chewingum o rimedi della nonna. La dipendenza in questione, infatti, è di un metro e 85 di altezza, moro, occhi azzurri e fisico atletico. Come riuscire dunque a rinunciare alla compagnia di un gigolò? La protagonista della nostra storia, che per comodità chiameremo Roberta, ha smesso di porsi questa domanda tre anni fa. “E’ stata come una bomba nella mia vita – ci confida Roberta - mi ha letteralmente sconvolta. Volevo vederlo solo una volta ma già dopo qualche giorno mi sono ritrovata a cercare giustificazioni da sola. Lo vedo solo una seconda volta, mi ripetevo falsissima. Ma partiamo dall’inizio, da una sera d’estate di esattamente tre anni fa. Io sono sposata da moltissimi anni con lo stesso uomo, ho dei bambini, una vita e una famiglia assolutamente normali. Sono sempre stata fedele a mio marito e non ho mai avuto storie parallele al matrimonio. Dopo tanti anni insieme, però, non facevamo quasi più sesso e sentivo che stavo per cedere alle lusinghe di un uomo che mi corteggiava assiduamente. Ma porca miseria, mi sono detta, deve esistere un modo per fare del sesso senza avere conseguenze e senza dover frequentare necessariamente una persona! Così, ho digitato su Google la parola gigolò e ho trovato Roy”.

“Il primo appuntamento – ci racconta tutto d’un fiato Roberta - è stato molto bello. Sapevo tutto di lui, avevo visto le foto, i video, insomma, mi ero documentata in tutti i modi possibili. Lui invece non sapeva nulla di me, aveva sentito solo la mia voce per telefono. Fin dal primo momento sono stata molto esplicita: volevo incontrarlo per un incontro sessuale. Dal principio mi era sembrato un po’ titubante, così, per metterlo a proprio agio, gli avevo assicurato che se non fosse scattato nulla tra noi lo avrei pagato comunque e poi ognuno dritto per la sua strada. Come immaginavo è andata alla grande. Forse… è stata la più bella notte che abbia mai passato con un uomo. Sarà stato grazie al contesto: io ero molto carica e sono addirittura uscita senza biancheria intima, indossando solo un tubino nero. Per la prima volta mi sono sentita libera, senza freni inibitori. Per noi donne è diverso, solitamente temiamo quello che un uomo può pensare di noi e questo ci limita. In quel caso, invece, il fatto di lasciarsi andare completamente al piacere ha reso quell’incontro speciale ed indispensabile.”

“Per una donna che non vuole rinunciare al proprio matrimonio – spiega Roberta - e che non vuole mettere a repentaglio la tranquillità della famiglia avere un uomo a chiamata è un vantaggio. Non subisci le pressioni che un amante geloso. Penso ai messaggini, alle continue richieste di modificare la tua vita. Insomma tutto questo con un gigolò non esiste. Inoltre, sei costretta a limitarti perché, essendo un incontro a pagamento, lo puoi fare solo di tanto in tanto. La riuscita della serata con un professionista poi è sicura, l’incontro è pensato per te, per le tue esigenze e l’uomo che hai di fronte si dedicherà totalmente a te, senza distrazioni. Certo, l’inconveniente è che devi sempre tenere la testa sulle spalle. Quando una donna si sente così bene, a proprio agio con un uomo, il pensiero del denaro scompare. E invece è importante ricordare, chiarire bene la natura del rapporto. In questo Roy è stato molto bravo, a tratti forse anche molto duro. Abbiamo persino litigato e per ripicca ho provato ad uscire con altri gigolò ma non c’era minimamente paragone, così, sono tornata sui miei passi. Quando abbiamo ricominciato a vederci lui mi ha detto: ‘tra noi due ci deve essere uno che ragiona e quello sono io. Con me tu non avresti nulla da condividere, questa è la mia vita e io non ho intenzione di rinunciarvi’. Non ho più avuto sbandamenti da allora.

Il mio obiettivo è chiaro ed è tutto incentrato sulla mia famiglia. Di tanto in tanto, però, trovo il tempo di incontrarlo e mi lascio andare a qualche ora di libertà, momenti solo per me dove posso sentirmi donna senza la paura di compromettere il rapporto con mio marito”.

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