Cronache

La rivelazione choc: "Faccio la escort e prendo il reddito 5s"

Il coronavirus ha interrotto l'attività professionale di un'escort che, in anonimato, ha confessato di percepire il reddito di cittadinanza

La rivelazione choc: "Faccio la escort e prendo il reddito 5s"

Nell'ultima puntata di Controcorrente, il programma di informazione della domenica sera di Rete4 condotto da Veronica Gentili, è stata portata la testimonianza di una escort che percepisce il reddito di cittadinanza. Ai microfoni della trasmissione, Luisa (questo il suo nome) ha spiegato, protetta dall'anonimato perché è stata costretta a richiedere la sussistenza allo Stato: "Con il Covid e i conseguenti lockdown, il nostro settore ha avuto difficoltà a lavorare. Ho evitato di ricevere persone in casa e quindi ho guadagnato zero".

In nome della prudenza, per evitare il contagio, l'escort ha preferito ridurre il lavoro e percorrere altre vie: "Ho fatto alcune cam con i clienti abituali, ma i guadagni erano davvero bassi". Le cam sono state uno strumento alternativo agli incontri fisici per molte persone in cerca di piacere ma, come ha spiegato Luisa, dal lato del professionista questa pratica non è altrettanto remunerativa. Per questa ragione, dovendo trovare un'altra strada per il sostentamento, l'escort intervistata ai microfoni di Controcorrente ha deciso di ricorrere al reddito di cittadinanza, che le è stato concessso.

"Prima del lockdown guadagnavo 9-10 mila euro al mese. Con il reddito mi arrivano i classici 500 euro al mese che con la mia professione li ottengo lavorando due ore e mezzo", ha detto con molta sincerità l'escort, rivelando quali possono essere i guadagni di chi svolge questo lavoro che, è bene ricordarlo, in Italia è al di fuori dei limiti legali. L'emergenza coronavirus è terminata, il Paese sta lentamente tornando alla normalità in tutti i suoi settori e anche questo si sta riprendendo. È la stessa Luisa ad ammettere di aver ripreso a lavorare ma, nonostante questo, proprio perché quella dell'escort è un'attività non regolamentata, quindi l'annullamento non arriva in automatico.

"Un po' mi sento in colpa a percepire ancora il reddito ma presto non lo riceverò più. Prima non avevo sensi di colpa, guadagnavo zero e non avevo nessuna tutela", ha concluso Luisa.

Come lei, sono diverse le figure professionali di questo tipo ad aver avuto difficoltà nel periodo del Covid, costrette a richiedere il reddito di cittadinanza.

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