Le tre ragioni del flop del reddito di cittadinanza

Migliaia di persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, pur non avendo i requisiti, riescono a farla franca: ecco tutte le falle nel sistema grillino

Le tre ragioni del flop del reddito di cittadinanza

Uno dei motivi principali per cui il reddito grillino fa acqua da tutte le parti riguarda i controlli: come abbiamo visto ieri sul Giornale.it, una maxi operazione dei Carabinieri ha smascherato migliaia di persone con Ferrari, appartamenti, autonoleggi oltre ad esponenti di clan camorristici che percepivano regolarmente il sussidio statale. Come è possibile, in un Paese civile e nel 2021, che siano sfuggiti certi personaggi?

I tre flop sul reddito

In pratica, senza girarci intorno, le banche dati non funzionano perché non comunicano tra loro: per l'Inps è impossibile accedere al casellario giudiziale e il danno è fatto, in questo modo può richiederlo qualsiasi soggetto con precedenti e farla franca. Quali sono i motivi? Almeno tre, gravi. Intanto, tra Pubblica amministrazione, Inps e Agenzia delle Entrate non funziona il triangolo "amoroso" perché non riesconono a scambiarsi i dati; la mancata convenzione (dopo due anni e mezzo, mica un mese) tra ministero della Giustizia e Inps che non ha acquisito i dati completi di chi richiede il RdC ed evitare di erogarlo a chi ha condanne e reati incompatibili con lo stesso; infine, la totale insufficienza dei controlli a campione dei Comuni fermi ad un misero 5%. Non può stupire, poi, che vengano scoperti possessori di Porsche e Ferrari.

Tutte le revoche

Da quando il reddito è operativo, cioé dal 2019, l’Inps ha tolto il sussidio statale a circa 150 mila nuclei familiari ma più grazie ai controlli effettuati dalle Fiamme Gialle e dalle altre forze dell'ordine che per meriti propri. I dati del Messaggero ci dicono che nei primi nove mesi del 2021, il beneficio è stato revocato a 90mila nuclei, l'anno precedente soltanto a 26mila (è già un passo avanti). Come abbiamo visto ieri, il mondo dei "furbetti" è estremamente eterogeneo: chi ha dichiarato di non avere precedenti penali, chi ha dichiarato un patrimonio mai posseduto fino a chi ha ottenuto un reddito maggiore senza avvisare.

Il governo prepara la stretta

Finalmente, però, qualcosa si muove: con la prossima Legge di Bilancio ci sarà un inasprimento di pene e controlli per chi dichiara il falso pur di percepire il reddito di cittadinanza. Dovrebbe essere concessa maggiore libertà all'Inps nelle verifiche del caso con un occhio particolare anche ai beni conservati nei paradisi fiscali. I Comuni dovranno essere più attivi nell'effettuare controlli incrociati tra anagrafe e composizione del nucleo familiare.

Contestualmente, sarà più ampia la gamma dei reati collegati al reddito: entreranno a far parte, ad esempio, anche ricettazione e induzione alla prostituzione minorile. La nuova legge dovrebbe essere operativa entro la primavera del 2022.

Al momento, intanto, la platea dei cittadini è arrivata a 1,68 milioni di famiglie (dati di settembre) con un totale di 3,5 milioni circa di persone: l'importo medio è di 578 euro con una spesa, fino a questo momento, di quasi 18 miliardi di euro (730 milioni solo a ottobre), un salasso incredibile. Infine, balza all'occhio la distribuzione geografica di chi lo richiede: 578mila al Nord, 417 mila al Centro e 1,97 milioni di persone al Sud e sulle Isole.

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