Cronache

"Lo farei a brandelli": i no vax minacciano ancora Bassetti e i politici pro vaccino

Le chat online continuano a essere un covo per la frangia più violenta dei no vax, che prosegue nelle sue minacce e intimidazioni

L'infettivologo Matteo Bassetti
L'infettivologo Matteo Bassetti

Le perquisizioni, le denunce e i sequestri sembra non abbiano sortito effetto tra i no vax, che imperterriti continuano a minacciare di morte politici, medici e giornalisti. Su Telegram si scatenano i leoni, quelli che ormai in piazza non si vedono più. Le manifestazioni sono passate da una partecipazione di quasi 20mila persone a poche centinaia, con il risultato che le forze dell'ordine ormai non hanno più difficoltà a gestire i sit-in, che non riescono più a trasformarsi in cortei. Eppure, su Telegram proseguono in una propaganda sterile ma violenta.

Da settembre a oggi sono stati diversi i gruppi Telegram che sono stati chiusi dalle procure e dalla polizia postale. Eppure continuano a nascere luoghi di aggregazione che incitano a compiere atti che richiamano lo stampo terrorista degli anni Settanta verso medici e politici, ma anche giornalisti colpevoli di raccontare i fatti. Vengono diffusi numeri di telefono e indirizzi allo scopo di dare quante più informazioni possibili per "rintracciare" gli obiettivi delle loro azioni, che, almento da quanto scrivono, non vogliono essere solo dimostrative.

A finire recentemente nel mirino sono stati Matteo Bassetti e Vincenzo De Luca, uno medico e l'altro politico, che nelle ultime ore si sono espressi sulla campagna vaccinale e sugli irriducibili no vax. "Sta merda ancora parla. Che ne dite di fargli abbassare la cresta?", si legge sotto la foto di un articolo che parla di Matteo Bassetti. Il tutto correlato dall'indirizzo di casa e dal numero di telefono privato del medico. Proprio a causa delle minacce online e di quelle ricevute nel corso delle settimane, talvolta scritte anche sui muri della sua città, a Matteo Bassetti è stata affidata una scorta per proteggerne l'incolumità. Questo messaggio ha richiamato i peggiori commenti da parte dei violenti frequentatori delle chat no vax. "Una pallottola nel cranio è tutto ciò che merita questa merda", si legge in un commento. E ancora: "Ai miei tempi, quando la giustizia si faceva nelle piazze, questo criminale come minimo sarebbe stato già gambizzato e seduto su una sedia a rotelle a vita, se non già cremato nella sua stessa merda".

Una violenza ancora più brutale è stata riservata a Vincenzo De Luca. In un post in cui si riportano le sue parole, è stata fatta la chiamata alle armi da parte degli amministratori: "Com'è che è ancora viva sta merda? Per quanto tempo ancora lo lasciamo che ci pisci in testa? Tutti a casa di questa merda criminale fascista dittatoriale". Ovviamente nei commenti si è dato sfogo ai peggiori istinti, con tanto di sfida alle forze dell'ordine: "Pensate ai gemiti che farà quando sarà appeso per le caviglie, nudo e con il cazzetto in bella vista, nella lenta attesa che il sangue gli fluisca alla testa fino a farla scoppiare. Adesso mandatemi la Digos qui a Londra...".

C'è poi chi gli augura presto un "cappotto di larice" e chi si cimenta in commenti splatter: "Lo farei a brandelli".

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