Mascherine, mani, parchi: come proteggere i bimbi

A partire dal 4 maggio inizierà anche per i bambini la fase 2: ecco tutti i consigli e le indicazioni dei pediatri per tenerli in sicurezza dalle mascherine alla distanza sociale

Mascherine, mani, parchi: come proteggere i bimbi

Il 4 maggio dovrebbe partire la fase due dell'emergenza coronavirus: ripartiranno molte aziende e molti italiani torneranno a lavorare. Anche i bambini, come gli adulti, potrebbero quindi tornare a uscire di casa, seguendo ovviamente una serie di regole e indicazioni.

A questo proposito per i genitori potrà essere molto utile seguire un vademecum realizzato dai pediatri del Bambino Gesù, in cui ci sono una serie di indicazioni importanti rivolte proprio ai bambini. Una delle tematiche più controverse riguarda l'uso delle mascherine per i più piccoli: sono in molti, infatti, a chiedersi se anche i piccoli saranno obbligati a indossarle per uscire di casa.

Le mascherine? Non per tutti

In merito alle mascherine i pediatri precisano che l'uso di questi dispositivi non è indicato nei bambini al di sotto dei due anni di età. Sono inoltre da evitare per i bimbi che hanno già problemi respiratori o per coloro che non sono in grado di togliersela da soli in caso si presentassero sensazioni di soffocamento. Gli specialisti del Bambino Gesù raccomandano invece l'uso della mascherina per tutti gli altri bambini dai due anni in su, sempre sotto la supervisione dei genitori, che devono mostrare loro come indossarle in maniera corretta e chiedere poi di ripetere l'operazione.

Il lavaggio delle mani

Sarà quindi opportuno che i bambini dai due anni in su indossino mascherine che coprano naso e bocca, come quelle degli adulti, quando si trovano all'aperto e soprattutto negli ambienti comunitari. Gli esperti consigliano di acquistare per i più piccoli le normali mascherine chirurgiche che si possono trovare nelle farmacie o in negozi specializzati in articoli per bambini, di dimensioni ridotte rispetto a quelle standard per gli adulti, in media 12x25, in modo che aderiscano bene al volto. Solo i bimbi fragili, con malattie croniche, devono utilizzare le mascherine Ffp2 per una maggiore protezione. Molto importante poi, sottolineano gli esperti, è insegnare ai piccoli un lavaggio accurato delle mani prima di indossarle per almeno venti secondi, e in generale ogni volta che rientrano in casa.

Come comportarsi al parco

Un altro punto molto importante riguarda le uscite all'aria aperta o nei parchi. Su questo punto si è in attesa di indicazioni precise da parte del comitato scientifico, ma ciò che sembra certo al momento è che quando riapriranno i parchi e i giardini pubblici saranno comunque vietati gli assembramenti e dunque qualsiasi occasione di gioco collettivo. Le uscite dei bambini dovranno essere sempre accompagnate dai genitori, probabilmente uno solo alla volta per figlio. A questo proposito il ministro della famiglia Bonetti ha ipotizzato una verifica negli ingressi ai parchi pubblici, prevedendo anche delle eventuali aree di gioco individuali per i bimbi. I piccoli potranno quindi utilizzare individualmente e in sicurezza scivoli e giostrine, che come anticipato dal ministro, verranno poi disinfettati adeguatamente dopo ogni turno per evitare qualsiasi tipo di problema. Non sarà quindi necessario per i genitori pulire le superfici dove i figli giocano, tuttavia, come già detto, sarà indispensabile l'uso di mascherine e guanti all'interno di tutti questi ambienti pubblici sia per i grandi che i più piccoli.

Vaccinazioni e screening

Per quanto riguarda l'aspetto medico, nella fase due i pediatri della Fimp, Federazione italiana dei medici pediatri, chiedono la possibilità di prescrivere direttamente i tamponi per diagnosticare il Covid-19. Il presidente Paolo Biasci chiede di avere ampia disponibilità di tamponi per i bambini nella fase due e, soprattutto, di poterli prescrivere direttamente per la diagnosi e al contempo di ripartire con una nuova normalità, fatta di vaccinazioni, screening e assistenza ai cronici. In vista, poi, di una ipotetica seconda ondata di Covid-19 Biasci sottolinea che sarà fondamentale la linea che verrà scelta sulla prossima influenza stagionale.

"I numeri dei necessari approvvigionamenti di dosi per tale campagna vaccinale si scrivono adesso- spiega il presidente Fimp- chiediamo quindi che la vaccinazione sia estesa all'età pedriatrica, considerata vero serbatoio infettivo ogni anno, e in particolare per la fascia di età dei bambini sani 6 mesi- 6 anni.

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