Cronache

Giallo sul parcheggio di Scanzi "La sua auto su posto invalidi"

Andrea Scanzi sarebbe stato beccato ad Arezzo a occupare due posti destinati ai disabili con la sua vettura di lusso

Giallo sul parcheggio di Scanzi "La sua auto su posto invalidi"

Andrea Scanzi è il "giornalista più potente", come annunciato da lui stesso qualche giorno fa con un post su Facebook. Inevitabile, qindi, che sia al centro dell'attenzione e sotto i riflettori più di altri suoi colleghi. Il giornalista, originario di Arezzo, trascorre molto tempo nella sua città natale ed è qui che si trova in questi giorni. Arezzo non è una grande città e i movimenti di un personaggio noto sono in vista.

Ecco, quindi, che in queste ore a Il primato nazionale è arrivata la segnalazione di una presunta infrazione di Andrea Scanzi, che con la sua vettura di lusso avrebbe occupato due posti dedicati ai disabili in una zona centrale della città. Come indicato sul quotidiano, la foto risalirebbe allo scorso venerdì 16 ottobre. Perché fa scalpore? Ogni qual volta una vettura non avente diritto parcheggia nei posti riservati a persone con disabilità andrebbe perseguita in base ai termini del codice della strada. Vittorio Brumotti a Striscia la notizzia da diversi anni persegue e insegue, letteralmente, i trasgressori e regala loro un poco piacevole gadget come simbolo della brutta figura.

Andrea Scanzi, braccio destro di Marco Travaglio de Il fatto quotidiano, sovente dai social sale in cattedra, moralizza e delizia i suoi seguaci con lezioni di etica e morale. Il parcheggio in un posto riservato ai disabili non è solo un illecito legato al codice della strada, punibile con una multa e con la decurtazione dei punti dalla patente di guida, è anche un gesto eticamente esecrabile per quello che rappresenta.

Non ci sono indicazioni sulla possibile presenza sulla vettura del giornalista del contrassegno destinato ai disabili, che gli darebbe pieno diritto di occupare uno dei posteggi speciali, ma comunque solo a patto che con lui a bordo ci fosse una persona realmente assegnataria del contrassegno.

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