Ecco come l'immigrazione ha ucciso il turismo a Fiuggi

La città ospita circa 300 migranti e nell'ultimo anno residenti ed esercenti hanno assistito a un fuggi fuggi di visitatori

Ecco come l'immigrazione ha ucciso il turismo a Fiuggi

L’immigrazione annienta il turismo, almeno a Fiuggi dove, nell’ultimo anno, residenti ed esercenti hanno assistito ad un fuggi fuggi di visitatori.

Cittadina composta da circa 10 mila residenti, l’ex Anticoli è conosciuta in tutta Italia, ma non solo, per il centro termale: due parchi distinti popolati nel corso degli anni da migliaia e migliaia di persone. Oggi, però, la situazione è diversa. Il calo fisiologico è iniziato da anni, con la crisi economica del 2010 che ha messo in ginocchio persino i numeri del turismo termale. E Fiuggi, inevitabilmente, ne ha pagato le conseguenze. L’immigrazione, poi, “ha dato il colpo di grazia”. Questo, almeno, è quello che albergatori, residenti e villeggianti hanno detto a noi del Giornale.it, che abbiamo voluto recarci sul posto per tastare la realtà delle cose.

Il piede di guerra degli albergatori

E che gli albergatori avessero assunto una linea critica nei confronti della presenza dei migranti, era già palese da tempo:"L’associazione degli albergatori di Fiuggi proclamano lo stato di agitazione e lancia un monito alle istituzioni superiori, consapevoli che la vertenza non può essere risolta tra i confini ciociari" -scrivevano ad inizio estate- e ancora "la scrivente associazione "Federalberghifiuggi" di Fiuggi, città turistica rinomata per le proprie acque termali curative, con la presente denuncia il metodo per il quale ad oggi ci troviamo ad ospitare in città circa 170 extracomunitari in due distinti alberghi da circa un anno, e in questi giorni ne stanno arrivando altri 80 circa alloggiati in civili abitazioni. A Fiuggi, proseguiva la nota, ci sono "10.500 residenti e se dovesse valere la regola di 2,5 extracomunitari ogni 1.000 abitanti saremmo largamente fuori dai parametri". Perciò "chiediamo con forza che vengano rivisti i criteri dei bandi di gara affinchè le destinazioni non siano più di libera scelta delle cooperative affidatarie". Quello a cui gli albergatori fanno riferimento, è il parametro stabilito dal ministero. Lo stesso cui fa appello l'avvocato della donna costretta ad andarsene per l'arrivo improvviso nel suo condominio di migranti. 50 secondo quanto trapelato sino ad'ora, un centinaio da quel che risulta a noi che ci siamo recati nella struttura. Gli albergatori, in fin dei conti, non ci stanno e chiedono la redistribuzione. Almeno una parte di essi, perché altri...

Gli alberghi ospitanti ed il condominio poco accogliente

Da quando il fenomeno migratorio è risalito dalle coste e si è via via allargato a macchia d’olio in tutta la Penisola, alcuni albergatori si sono aggrappati ai famigerati bandi prefettizi per rimettere in moto gli affari. Così anche a Fiuggi qualcuno, per uscire dalla crisi, si scopre accogliente ed ospita centinaia di richiedenti asilo. Ma, se rispetto agli alberghi, il Daniels, l'Oxford ed il Palace, riceviamo poche critiche da parte degli intervistati, è sulla palazzina presente nella zona alta della cittadina che siamo costretti a spostare l’attenzione. Uno degli ospiti, infatti, dichiara davanti ad una cabina telefonica attorno alla quale si era radunato un gruppo di migranti, che non svolge corsi d’italiano, né alcun tipo di attività. "Passeggio tutto il giorno". "E’ il parco dove passano l’intera giornata", ci conferma un cittadino. Incuriositi dalla situazione, ci rechiamo in via Diaz per chiedere spiegazioni. Il centro, a detta di chi ci apre i cancelli, ospita un centinaio di extracomunitari tra senegalesi, nigeriani e gambiani. Raggiungiamo l’ufficio di un operatore, al primo piano, che telefona al responsabile della cooperativa e ce lo passa. Vogliamo sapere come viene gestita la struttura ma, soprattutto, cosa fanno i migranti tutto il giorno. Purtroppo però qualcosa va storto. La telefonata viene bruscamente interrotta dal nostro interlocutore proprio quando gli domandiamo:"Come mai i suoi ospiti non vengono coinvolti in nessun tipo di attività?". Dall’altro capo della cornetta veniamo quindi invitati ad uscire e, mentre ci lasciamo via Diaz alle spalle, cresce il sospetto che le cose all’interno dell’edificio non siano poi così regolari. Un centro d’accoglienza poco accogliente, dunque, almeno per noi. Anche la politica, intanto, pone l'accento sul caso Fiuggi: "Una volta che strutture del genere vengono adibite ad ospitare chissà per quanto tempo gli immigrati se ne crea un immediato depauperamento, con la conseguenza di immaginare Fiuggi non più come una cittadina turistica ricca di eventi ma come un dormitorio per disagiati. Questi immigrati vanno immediatamente ricollocati altrove", ha dichiarato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di Fi nel Lazio. E anche il commissario prefettizio Tarricone ha incontrato recentemente i responsabili delle coop: tante, probabilmente, le segnalazioni dei cittadini.

Fiuggi non è Capalbio

Fiuggi non dimostra di essere un posto intollerante, sia chiaro. Qui nessuno alza le barricate per far sì che i migranti non arrivino. Non c'è un coro di intellettuali adulante a parole, ma insofferente a fatti. La città ha sempre e solo vissuto di turismo ed è su questo settore strategico che montano le preoccupazioni.Così per tranquillizzare i clienti qualcuno ha persino provato a raccontargli che "c’era una squadra di basket in città", dice scherzosamente il signor Giorgilli, uno degli albergatori storici di Fiuggi. Da quando l’immigrazione ha attecchito nel fiuggino, insomma, le cose sono peggiorate e gli alberghi, quasi tutti, che non hanno scelto la via della conversione in strutture di accoglienza hanno dovuto fare i conti con il diradamento delle prenotazioni. "Le perdite che ho calcolato sono di circa 20 mila euro. Alcuni ospiti, venuti a conoscenza della situazione, hanno disdetto la loro prenotazione", aggiunge. E se tra i residenti c’è chi smentisce qualunque comportamento atto a delinquere da parte dei migranti, altri sottolineano un presunto aumento dei fenomeni di spaccio e di prostituzione. Ci sarebbe stato, peraltro, un incremento delle vendite di contraccettivi. Non sarebbe una novità, almeno per i lettori del Giornale.it.

che già conoscono questo ed altri negativi della presenza di stranieri abbandonati a loro stessi in città. Come l’uso smodato dei videopoker, prostituzione, spaccio e proteste per i menù. Fiuggi, in fin dei conti, non è Capalbio. Qui tutto è permesso.

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