Francesco torna no global: "Il turismo sia sostenibile e non veicolo di distruzione"

Messaggio vaticano ai turisti: "Serve un cambiamento di stili di vita. Bisogna conservare le ricchezze naturali, non distruggerle"

Francesco torna no global: "Il turismo sia sostenibile e non veicolo di distruzione"

Non solo l'enciclica Laudato si', dedicata alle meraviglie e alle vulnerabilità del Creato. Ora Papa Francesco si rivolge ai cattolici con un documento in cui promuove un turismo sostenibile.

Lo fa con il messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti in occasione della Giornata Mondiale del Turismo che verrà celebrata il 27 settembre. Quest'anno il tema sarà "un miliardo di turisti, un miliardo di opportunità".

La stesura è affidata al cardinal Vegliò, presidente dell'omonimo Pontificio Consiglio. Che, in consonanza con la virata no-global impressa alla Chiesa dal pontificato di Francesco, mette in guardia contro i pericoli del consiglio di massa: "Tra turismo e ambiente - sottolinea Vegliò - esiste un'intima interdipendenza. Il settore turistico, approfittando delle ricchezze naturali e culturali, può promuoverne la conservazione o, paradossalmente, la distruzione."

Una sferzata a turisti ed operatori del settore, invitati ad approcciare i viaggi tenendo come linea guida l'enciclica appena promulgata dal Santo Padre. "Il turista cristiano - scrive il porporato - dev'essere amministratore responsabile e non padrone. È necessario un cambiamento di stili e di atteggiamenti." A partire da interventi legislativi specifici a programmi educativi rispettosi dell'ambiente.

Il Papa inoltre auspica la "formazione religiosa del personale turistico".

Il tutto nel segno dell'analogia con la nostra condizione transeunte su questa terra: "segno peculiare di questo tempo giubilare sarà senza dubbio il pellegrinaggio", ammonisce il cardinal Vegliò.

Con la benedizione del Papa, arriva il vademecum del viaggiatore politicamente (e cristianamente) corretto.

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