Cronache

Francia, alle municipali di Arras si candida la prima donna con la sindrome di Down

Eleonore Laloux, attivista 34enne per i diritti delle persone con disabilità, fa parte della lista centrista del sindaco uscente della sua città. Nessuno persona in questa condizione aveva mai corso politicamente nella storia della Repubblica francese

Francia, alle municipali di Arras si candida la prima donna con la sindrome di Down

In quasi tutte le foto che la ritraggono sorride. Eleonore Laloux è una ragazza di 34 anni come ce ne sono tante e il prossimo 15 marzo potrebbe essere eletta alle municipali della sua città, Arras, nel nord della Francia. E se dovesse vincere quella competizione elettorale, sarebbe anche la prima candidata eletta con la sindrome di Down nella storia repubblicana francese. A chiederle di partecipare, è stato il sindaco uscente, il centriste Frederique Leturque, che ha voluto la 34enne nella sua lista "Arras pour Vous".

Chi è la candidata

Secondo quanto riportato da Today, Laloux è nata nell'agosto del 1985 nella città francese per cui sta correndo. A causa di un difetto cardiaco, i medici avevano detto ai suoi genitori che, probabilmente, non sarebbe vissuta più di due o tre settimane. E, nonostante un'infanzia con diversi problemi di salute, compresa un'operazione a cuore aperto a due anni e altri interventi anche tempo dopo, la 34enne è riuscita a completare tutto il suo percorso scolastico, specializzandosi anche dopo la scuola.

L'attivismo per i disabili

Dopo aver iniziato un percorso che l'ha portata all'indipendenza e a vivere fuori casa dei genitori, Laloux ha lavorato per 14 anni come segretaria amministrativa in un ospedale privato, collaborando anche con diverse associazioni che si occupano di aiutare le persone affette da disabilità. E infatti, al centro del suo programma, ci sono la pulizia della città, l'ordine, il civismo e l'inclusione, anche perché la candidata si è detta desiderosa di dare un'altra immagine di chi vive con la trisomia 21.

"L'inclusione è importante"

"L'inclusione è importante per me: vorrei che i giovani come me riuscissero a vivere normalmente. Prima di tutto, siamo esseri umani", ha detto la 34enne a chi l'ha intervistata nelle ultime settimane. E sulla sua città ha detto: "Qui ad Arras ci sono molte cose da cambiare. Troppi mozziconi di sigarette e sputi, è insopportabile. Vorre più pulizia, piu spazi per le bici, ma anche aree per i cani. Insomma, più vita e più rispetto".

Il suo programma e il suo impegno

Laloux, nell'illustrare il suo programma, ha chiarito che l'inclusione e una buona convivenza passano anche con la riduzione dell'altezza dei marciapidi o l'inserimenti dei messaggi in braille ai semafori. Da anni, la 34enne è un'attivista per i diritti delle persone portatrici di handicap e si spende per chi, come lei, è affetto da malattie genetiche. Proprio su questi temi, nel 2014, ha pubblicato un libro intitolato "Triso et alors!", per cercare di raccontare la sindrome di Down, dandone una visione diversa. Lavora per l'associzione Down Up e quella fondata dai suoi genitori "Les Amis d'Eleonore", per lottare contro lo stigma sociale che, spesso, circonda questa condizione.

La politica

Laloux, che è una fan dei Rolling Stones, ma anche attrice e appassionata di chitarra elettrica, è entrata nella lista del sindaco uscente della città di 41mila abitanti, Frédéric Leturque, in lizza per un terzo mandato, che l'ha voluta nella sua squadra: "Fa proposte concrete, realistiche e interessanti. Il suo impegno ci arricchisce. Se eletta, sarà un'amministratrice straordinaria ma come tutte le altre".

La disabilità in Francia

Secondo i dati del governo, in Francia, circa 2,7 milioni di persone sono affette da disabilità che comportano limitazioni fisiche. Sophie Cluzel, vice ministro incaricato delle disabilità, ha chiesto ai partiti politici di "fare posto alle persone con handicap" nelle loro liste per le elezioni locali del 15-22 marzo.

Durante la recente conferenza nazionale sulle disabilità, il presidente Emmanuel Macron ha annunciato l'assunzione di 15mila assistenti nei prossimi due anni, per aiutare i bambini con handicap ad andare a scuola.

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