Mano pesante delle autorità francesi contro Uber. La costola francese di Uber è stata condannata a pagare 1,2 milioni di euro di risarcimento all’Unt, l’associazione nazionale dei tassisti francesi, per un difetto di comunicazione riguardante i propri conducenti. La sentenza del Tribunale di Parigi arriva mentre in Francia è in corso una violenta protesta dei tassisti contro le vetture a noleggio con autista, un servizio che, come quello proposto da Uber, avviene con prenotazioni via cellulare. La decisione contro le "derive" del settore degli Ncc di ultima generazione riguarda, in particolare, le direttive rivolte agli autisti dalla direzione di Uber France circa la possibilità di sostare in strada in attesa di clienti senza prenotazione. Direttive che l’Union Nationale des Taxis ha ritenuto decisamente "ambigue". In Francia, infatti, la possibilità di prendere clienti in strada è riservata solo ai taxi con regolare licenza.
Secondo giorno di sciopero dei taxi
Alcuni hanno dormito nel taxi e non hanno nemmeno spostato la loro auto, altri sono arrivati di rinforzo fin dalle 5 del mattino. Per il secondo giorno consecutivo, e nonostante la promessa del governo di nominare un mediatore, continua l’assedio dei taxi alle città francesi. A Parigi si registrano blocchi a Bercy - sede del ministero dell’Economia, primo accusato dai tassisti per la "deregulation" che favorirebbe i noleggi con conducente (e Uber) - a Porte Maillot e negli aeroporti. Il principale, Roissy-Charles de Gaulle, è questa mattina inaccessibile alle auto. Dopo gli incidenti di ieri - 24 fermi e un ferito nell’Ile-de-France, un fermo a Lille, tafferugli ovunque - tutto sembra ripetersi questa mattina.
A Orly, secondo aeroporto della capitale, già si segnala un fermo tra gli scioperanti, dopo una violenta lite con un collega che non aderiva all’agitazione. Centinaia di tassisti "di rinforzo" stanno affluendo nella capitale, provenienti da Nizza e da Bordeaux in particolare.
A Tolosa i taxi bloccano anche gli accessi alla stazione ferroviaria e impediscono persino l’accesso dei tram, mentre posti di blocco filtrano le auto dirette all’aeroporto. Situazione simile a Marsiglia per i veicoli diretti allo scale di Marignane.
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